Campobasso è i Misteri, tra la città e la sfilata c’è un legame indissolubile. “Non abbiamo bisogno di inventarci nulla, possediamo già un patrimonio inestimabile che è bello e importante anche senza il nostro contributo, come amministrazione però abbiamo il dovere di lavorare per far conoscere questi gioielli fuori dal Molise”. Il governo Battista scommette sugli ingegni del Di Zinno, punta al rialzo e lo fa al di là della semplice valorizzazione. L’obiettivo è ambizioso: far oltrepassare alle macchine volanti i confini di Campobasso anche grazie a quel riconoscimento che si spera arrivi presto dall’Unesco. In realtà sono anni che se ne parla, l’impresa però non sembra così facile. Intano in attesa che la sfilata di quei meravigliosi ingegni diventi patrimonio dell’umanità, a Palazzo San Giorgio ce la stanno mettendo tutta per regalare alla città un’altra edizione da incorniciare. Quest’anno, la prima interamente organizzata dal governo Battista, punta su due pilastri: tradizione e contemporaneità “che poi – spiega l’assessore Emma de Capoa – sono gli stessi percorsi che abbiamo imboccato per il settore della cultura. Si attinge dal passato, dalle nostre tradizioni e dagli eventi che fanno parte della storia campobassana per vivere il presente e progettare il futuro. Un percorso – sottolinea l’assessore – che va compiuto insieme”. E non si può parlare di Misteri senza riportare indietro le lancette dell’orologio, a quando quelle macchine sono state pensate e realizzate. Ruota proprio intorno alla nascita degli Ingegni e alla loro magica storia, agli eventi che li hanno messi a dura prova, il progetto di Giovanni di Tota “che quest’anno prende il via – spiega il delegato al Centro storico Francesco De Bernardo – con una divisione del borgo così come appariva all’epoca delle confraternite. Ogni sezione avrà il suo stemma che verrà riproposto anche sugli Ingegni , alla popolazione verrà distribuito un pieghevole che riassume quanto c’è da sapere sui Misteri. Ma questo è solo il primo step, ce ne saranno altri che però non posso anticipare”. Novità sono previste anche per gli ambulanti “che con le loro bancarelle danno vita alla fiera di Corpus Domini una delle attrattive della festività. Quest’anno però, come anticipato qualche settimana fa dall’assessore al Commercio Salvatore Colagiovanni, si presterà massima attenzione agli ambulanti evitando che a Campobasso arrivino gli abusivi. Previsti maggiori controlli per andare incontro a chi fa regolare richiesta d’occupazione del suolo pubblico e a quanti pagano le tasse. Inoltre è stato stabilito che le bancarelle non potranno sostare davanti alle vetrine dei negozi, perché se è festa deve esserlo per tutti anche per i commercianti che ogni giorno lottano contro la crisi e continuano, con grandi sacrifici, a lavorare in questa città. Le bancarelle saranno piazzate su un solo lato della strada per evitare inutili ingorghi. Per andare incontro agli ambulanti abbiamo previsto diversi bagni, un servizio docce e una tenda che servirà qualora dovesse piovere o far freddo”. Come ogni anno, anche per l’edizione del 2015 si prevede un fiume di gente che arriverà pure da fuori regione. “Per evitare la caccia al parcheggio il 7 giugno mettiamo a disposizione un’area di sosta a Selvapiana, i visitatori potranno lasciare l’auto e raggiungere con un servizio navetta, dalle 9 alle 14, il centro (Sant’Antonio Abate)”. Insomma una città che si apre e che punta sull’accoglienza come veicolo, base di partenza per calamitare l’attenzione su una tradizione che sta per spiccare il volo. Il Corpus Domini pensato dal governo Battista non è solo bancarelle e sfilata. Nel cartellone, al quale hanno lavorato anche l’ex presidente della commissione Cultura Giovanna Viola, Stefano Ramundo e Francesco De Bernardo, sono stati inseriti anche eventi sportivi, ricreativi e sociali come gli incontri sul bullismo e sul cyberbullismo. Non mancheranno gli appuntamenti culturali, naturalmente la parte del leone la farà la musica: quest’anno ci sarà la collaborazione del Conservatorio e di alcune scuole che si esibiranno nel corso delle due settimane di programmazione. Il sei giugno è riservato ai gruppi locali, alle 21,30 sul palco di Piazza Prefettura è in programma il concerto di Simone Sala & Friends. Toccherà invece all’inossidabile Roberto Vecchioni chiudere la serata di Corpus Domini.
Quanto costa l’edizione 2015? Il cachet di Vecchioni si aggira sui 31mila euro, il resto del cartellone è costato altri 30mila euro. Per la sfilata dei Misteri se ne spendono 80mila euro.

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