Sulla riclassificazione di via Vico, parole dure quelle del consigliere del Polo civico. “Cancellato il reato di abuso edilizio al comune di Campobasso” è l’affermazione di Michele Coralbo che così apre il suo intervento contro un’amministrazione “che sempre più fa valere la forza dei numeri a discapito del buon senso ma soprattutto delle più elementari norme del codice civile e dello strumento di pianificazione urbana”.
“Oggi, 29 giugno l’aula vota, a colpi di maggioranza – continua il consigliere di Polo civico – un provvedimento che favorisce spudoratamente un noto imprenditore campobassano già finanziatore della campagna elettorale del sindaco Battista. La vicenda – spiega l’ingegnere di opposizione – è molto semplice: la ditta in causa chiede una riclassificazione al Comune al fine di modificare la destinazione d’uso di una superficie destinata a servizi generali ai cittadini in verde pubblico. Fin qui nulla di strano, peccato però- sottolinea – che prima ancora che il consiglio si esprimesse in tal senso la ditta abbia già realizzato delle opere (ben visibili a tutti visto che sono a ridosso del terminal) per trasformare l’area di che trattasi in una villetta.
Peccato – continua Coralbo – che la relazione del dirigente, che oggi accompagnava la proposta di delibera di consiglio, riportasse la data 29/01/2015, ovvero data antecedente alla realizzazione delle opere presumibilmente abusive. Peccato, che con atto giuntale si sia già provveduto ad acquisire detta area a patrimonio comunale, permutandola con altra area da destinare a parcheggi. Peccato – specifica ancora il consigliere di opposizione – che questi parcheggi siano indispensabili alla ditta costruttrice al fine di garantire l’apertura di una catena di distribuzione no-food Acqua & Sapone!
Troppe coincidenze – ribadisce Coralbo – e troppo spesso a favore di pochi e a danno della collettività. Le regole ci sono e valgono per tutti – chiude – il consiglio comunale non può ridursi ad un consesso dove ratificare scelte ed accordi che si prendono su altri tavoli. È una presa in giro che offende l’intelligenza dei consiglieri, la dignità degli uomini, dei cittadini e di questa città. Personalmente non posso permettere che ciò accada nell’impunità più totale, non posso permettere che una arrogante maggioranza lasci passare per servizi ai cittadini esplicite agevolazioni fatte ai soliti noti”. È probabile che la polemica, avviata la scorsa settimana, sia destinata a continuare.

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