“Dovevano presentarsi con un’armata e invece mancavano sei persone. Ad appena un anno dalle elezioni questa maggioranza ha evidenti e seri problemi. Scricchiola. Oltre agli assenti giustificati mancava l’integruppo che ormai stoppa l’azione e detta i tempi dell’amministrazione Battista che sembra anestetizzata. Sono premesse pericolose queste. Premesse che si ritrovano poi tutte in un bilancio senza particolari numeri né qualità, in cui non si ravvedono molte differenze con quelli del precedente esecutivo guidato da Gino Di Bartolomeo”. Alberto Tramontano non ci gira troppo intorno e affonda il coltello nella piaga di una maggioranza che “fa fatica a mantenersi in piedi”. Molto duro, come lo è già stato nei giorni scorsi, anche Francesco Pilone capogruppo di Democrazia popolare. “L’anno scorso, quando abbiamo approvato il bilancio preventivo del 2014 che per metà era stato confezionato da Di Bartolomeo, la maggioranza ci aveva annunciato fuoco e fiamme per il preventivo 2015 e invece oggi nemmeno la decenza di presentarsi in aula. Sul contenuto invece possiamo limitarci ad una battuta: nessuna rispondenza tra le linee programmatiche e le voci di bilancio. Nel preventivo non è stata mantenuta nessuna di quelle promesse fatte prima, durante e dopo la campagna elettorale né quelle inserite, appunto, nelle linee programmatiche. Siamo d’accordo che il bilancio non deve essere il libro dei sogni, ma dallo stesso dovrebbe trasparire la linea politica di una maggioranza, di un governo… e invece niente di tutto ciò. I revisori hanno sottolineato anche il decremento della copertura dei servizi a domanda individuale, copertura che oggi non arriva nemmeno al 2%. Vanno male gli impianti sportivi, gli asili nido, le aree mercatali sintomo di scarsa capacità imprenditoriale. In commissione ci hanno risposto che di soldi non ce ne sono che non c’erano margini per ampie manovre, e che si rifaranno con l’assestamento.
E poi che dire delle politiche culturali? Nessuna programmazione ma solo una serie di trasferimenti ad associazioni, insomma delle prebende. Non è così che si fa cultura. C’è una giunta, c’è un assessore che si occupa del settore, è a loro che spetta la programmazione. Anche sulla politica fiscale adottata ci sarebbe molto da dire. E 50 milioni di euro – continua Pilone – tra alienazioni e recupero crediti non vi sembrano troppi?”.
Scende nel dettaglio delle proposte “perché la nostra è una critica costruttiva” Marialaura Cancellario di Democrazia popolare che nel sottolineare “gli evidenti problemi interni alla maggioranza” ha presentato anche gli emendamenti della Coalizione Civica. “Ne sono quattro e riguardano somme da destinare all’acquisto di materiale per le biblioteche comunali, fondi da girare agli asili nido per dare maggiori servizi alle giovani coppie. C’è poi l’emendamento che punta al miglioramento della sicurezza scolastica e non da ultimo uno stanziamento per abbattere le barriere architettoniche come avevamo già chiesto in passato. In Aula, quando arriveremmo a parlare di Bilancio presenteremo anche degli ordini del giorno”. Poi Marialaura Cancellario lancia l’ultima stoccata, sul modus operandi della maggioranza: “La riorganizzazione del personale è stata portata in commisisone solo dopo l’ok della giunta. Credo che sia una mancanza di rispetto nei confronti delle opposizioni visto che siamo sempre presenti e che cerchiamo di fare bene il nostro lavoro”.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.