Le critiche, anche durissime ci sono state ma nessuno, dai banchi dell’opposizione, ha strumentalizzato il bilancio di previsione 2015 del Comune di Campobasso arrivato oggi in Aula dopo il nulla di fatto della seduta di venerdì, quando la maggioranza non è riuscita a garantire il numero legale. Senza esasperare i toni, le opposizioni hanno messo sul tavolo tutte le criticità di un documento contabile “arrivato sui banchi in tempi di consuntivo e che risente poco dell’impronta politica e di quella programmazione che un bilancio di previsione dovrebbe avere”. Politica sì, ma soprattutto sostanza e concretezza quella che hanno chiesto le minoranze. Seduta pacifica ma non senza stoccate: se Francesco Pilone capogruppo di Democrazia popolare ha chiesto le dimissioni dell’assessore alle Finanze Massimo Sabusco “perché sfiduciato dal suo stesso capogruppo (Udc) Michele Ambrosio”, feroce è stata la richiesta a Battista partita dall’ex sindaco Gino Di Bartolomeo di nominare il super dirigente Antonio Iacobucci assessore alla Legalità per “un duplice motivo – ha spiegato l’ex senatore oggi consigliere di Forza Italia – così risparmiamo sul cachet e allo stesso tempo ci può spiegare una serie di magheggi che ha fatto con la ricapitalizzazione, con i debiti fuori bilancio, con le varie transazioni. Dopo l’approvazione della proposta di alienazione di diversi relitti stradali, dal quale il Comune ricaverà meno di 100mila euro, il sindaco Battista ha ribadito la volontà di alienare le case comunali. Circa 300 gli appartamenti che saranno venduti agli affidatari “e che a conti fatti potrebbero far incamerare dai 3 ai 4 milioni di euro che saranno rimessi sul mercato sempre per garantire un tetto sulla testa alle famiglie che non possono accedere al libero mercato”. Operazione che dovrebbe avvenire nel corso del 2016. “La ricreazione è finita – ha detto Michele Coralbo – dopo un anno sabbatico è arrivato il momento di agire. Non possiamo più restare ingessati e nemmeno permettere a questa maggioranza di utilizzare l’eredità lasciata da Gino Di Bartolomeo (che in Aula annuiva) e dal suo assessore al Bilancio Donato Toma. Preannuncio dunque il mio voto contrario”. Puntuale, ha toccato settore per settore, l’intervento di Alberto Tramontano della Coalizione civica. “A fronte di un esercito di 11mila anziani, di cui appena 700 frequentano i centri ad hoc, occorre riscrivere le politiche del welfare.Bisogna anche puntare sull’umanizzazione della casa di riposo Pistilli così com’era una volta, oggi però il personale in servizio, troppo ridotto, non riesce a far fronte a tutte le esigenze. Chiedo anche maggiore attenzione per la popolazione studentesca composta da 5000 ragazzi che meritano politiche più mirate. Serve anche un grande lavoro per frenare l’inquinamento. Bene la cultura ma forse bisognerebbe puntare su eventi non troppo di nicchia. Male invece il settore dei lavori pubblici e della sicurezza scolastica. Anche i contratti di quartiere attendono di essere completati: c’è tanta gente che merita una risposta”. Pilone invece punta il dito “contro la Sea dove il nuovo Cda ancora non si insedia, e contro la proroga, l’ennesima, alla Seac per il trasporto cittadino. Mi piacerebbe poi sapere dove si fa il forno crematorio. E poi sono molto preoccupato per un bilancio che non ha futuro in termini di politiche sociali”. Dopo la serie di ordini del giorno bocciata la seduta è stata rinviata a venerdì. Ma domani si torna in Aula per approvare l’adesione all’Egam. Lo scontro è assicurato.

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