E’ la parte più istituzionale del breve viaggio in Molise. L’Università del Molise. I tricolori indossati dagli amministratori locali, gli esponenti della politica regionale e nazionale.

In quell’aula che ha già ospitato Papa Francesco e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Matteo Matteo Renzi arriva alle ore 18.27.

A dare subito al presidente del Consiglio la sensazione di trovarsi una terra difficile ma sempre pronta a stringere i denti è il rettore Gianmaria Palmieri. “La sfida di chi parte in condizione di svantaggio, conscio che potrà recuperare e affermarsi solo grazie allo spirito di sacrificio e alla consapevolezza delle proprie capacità”, scandisce nel suo saluto.

Un gap che il Patto per il Molise dovrebbe riuscire a colmare, un’opportunità unica e che responsabilizza ancora di più la Regione. Per il rilancio il governatore Paolo di Laura Frattura coinvolge le rappresentanze datoriali e i sindacati. “Insieme – è una delle prime parole che pronuncia in un discorso che dura 22 minuti – per costruire il modello della nostra regione al quale ambiamo, un modello sostenibile che non si rifà al libro dei sogni, ma un modello al quale abbiamo lavorato coscienti di quanto insieme si possa realizzare. Devo dire che con te, presidente Renzi, presidente Matteo, abbiamo la possibilità di suggellare un accordo che significa la costruzione di un Molise diverso dal passato. Un Molise che oggi affronta la realtà dei tempi con orgoglio, avendo riconquistato affidabilità e credibilità”.

L’articolo completo domani su Primo Piano. 

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