Se le cose non dovessero cambiare il 10 marzo scatteranno i licenziamenti. Resta poco più di un mese agli autisti della Seac per far valere le loro ragioni ed evitare che dieci di loro tornino a casa. La battaglia di lavoratori e sindacati, come ampiamente annunciato nelle scorse settimane, è iniziata già questa mattina con un presidio davanti a Palazzo San Giorgio «che – assicurano – durerà ad oltranza se il Comune non dovesse trovare una soluzione».

La ‘bomba’ è stata lanciata gli ultimi giorni del 2016, quando in Consiglio è iniziata a circolare la notizia del taglio del budget al trasporto pubblico locale. Notizia poi confermata da Regione, Comune e dagli stessi legali della Seac: dieci autisti saranno licenziati a causa della riduzione dei finanziamenti che la Regione eroga a favore del Comune di Campobasso per il trasporto locale su gomma. Dal punto di vista chilometrico si passerà da un milione e 88mila chilometri a poco più di 700mila dal momento che la città avrà a disposizione circa 900mila euro in meno di risorse trasferite dal governo Frattura.

«Attualmente – spiegano i lavoratori –  le corse in città e nei paesi dell’hinterland sono 30, in servizio ci sono 30 autisti. È chiaro che con dieci unità in meno non riusciremo più a garantire lo stesso servizio. E chi ne pagherà le spese?», la domanda provocatoria degli autisti in presidio di fronte al Comune.  «A rimetterci saranno i cittadini e gli utenti – dicono – i tanti pendolari che ogni mattina dal terminal prendono la navetta per recarsi a scuola, al lavoro, all’ospedale». Secondo gli autisti ogni giorno dal terminal di via Vico prendono l’autobus dalle 7mila alle 10mila persone, «solo la mattina, verso i licei, partono 7 navette piene di studenti».

L’articolo completo domani su Primo Piano Molise 

Un Commento

  1. pietro maddalena scrive:

    chi dovrebbe perdere il posto di lavoro non sono gli autisti ma i dipendenti reggionali ce ne sono 800 in molise,400 in piu di quelli che servono, ecco cose impoverisce il paese e non i 10 lavoratori,

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