Il 21 marzo si celebra la 12esima edizione della World Down Syndrome Day, la Giornata mondiale della sindrome di Down, un appuntamento internazionale, sancito ufficialmente da una risoluzione dell’Onu, nato per diffondere una maggiore consapevolezza e conoscenza sulla sindrome, per creare una nuova cultura della diversità, e per promuovere il rispetto e l’integrazione nella società delle persone con sindrome di Down.
Il fatto di essere denominata anche come trisomia 21 – caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più, tre invece di due, nella coppia cromosomica numero 21 all’interno delle cellule – ha motivato la scelta della data del 21 marzo, per la Giornata mondiale: 21 per il numero della coppia cromosomica, marzo per il terzo mese dell’anno .
“La mia voce, la mia comunità”: è il tema dell’edizione 2017, per sostenere il diritto delle persone con sindrome di Down a “farsi sentire” e ad essere ascoltati, con l’obiettivo (della campagna di sensibilizzazione e visibilità) di far arrivare la loro voce – e di chi se ne prende cura – alle istituzioni e ai responsabili politici, al fine di promuoverne la piena inclusione, su una base di uguaglianza con gli altri e in tutti gli aspetti della società.
Per sostenere questa sensibilizzazione, l’Aipd Campobasso sta organizzando per domenica 19 marzo eventi ed iniziative di solidarietà per far conoscere la mission dell’Associazione, coinvolgendo scuole, parrocchie, ambienti di lavoro…
Il nontiscordardime, grazioso fiorellino il cui nome suggerisce valori di solidarietà ed inclusione (quelli che da sempre caratterizzano anche la nostra Associazione) – informa una nota dell’Associazione italiana persone Down di Campobasso -, sarà segno della campagna di raccolta fondi collegata alla Giornata mondiale, per la quale l’Aipd ha fatto realizzare delle lattine con un kit per la coltivazione (composto di semi e terriccio), in una confezione che richiama al valore del “prendersi cura” delle altre persone.
L’appuntamento è per domenica 19 marzo, dalle ore 10 in piazza Municipio a Campobasso, dove le famiglie con i loro ragazzi saranno affiancati da tanti (operatori, amici, volontari), con la partecipazione vivace e gioiosa di bambini, testimonial preziosi di futura operosità per il bene comune.

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