Ci siamo occupati della petizione sottoscritta per lo più da numerosi pendolari che dalla vicina Campania raggiungono il Molise, e in particolare il capoluogo, per ragioni di studio o lavoro. Lamentano, e quindi ne chiedono il ripristino, la soppressione della corsa delle 13.05 che parte dal piazzale della stazione ferroviaria di Campobasso con destinazione Benevento. Servizio che Trenitalia esegue mediante un pullman sostitutivo.
I sottoscrittori della nota trasmessa alla Regione Molise, spiegavano che la corsa successiva per tornare verso Benevento è quella delle 14.16. Dal 1° aprile, data in cui verrà soppressa la corsa delle 13.05, dovranno quindi aspettare più di un’ora senza, dal loro punto di vista, alcuna ragione.
In realtà Trenitalia non ha soppresso la corsa, ma l’ha anticipata alle 9 del mattino. Orario, quest’ultimo, che secondo i pendolari non sarebbe molto ‘appetibile’. D’altronde a quell’ora gli studenti già sono in classe e gli impiegati già in ufficio. Ecco, dunque, che avevano addirittura adombrato il sospetto che si trattasse di uno spostamento «per favorire qualcuno influente politicamente». Sospetto alimentato sui social. Costanza Carriero, nota attivista del Pd, la cui posizione contro il governo Frattura è nota, ha scritto su Facebook: «Voci di popolo mi dicono che dal 1° aprile p.v. verrà soppressa la corsa dello ore 13.05 di servizio sostitutivo FF SS da Campobasso a Benevento… Verrà istituita la corsa, sempre Campobasso-Benevento, delle ore 9.00… Mi dicono anche che tale cambio sia strumentale e a favore di una tizia che dovrà insegnare a Benevento presso l’Università, per tre volte alla settimana dalle ore 10… Mi è stato detto anche il nome della tizia, mi auguro che non sia così. Perché, diversamente, il familismo (coppie di fatto o meno) sarebbe l’unica ragione di conduzione del potere regionale. Eppure di studenti e pendolari con esigenze reali e giornaliere (non certo alle 9 del mattino!) ce ne sono tantissimi, ma evidentemente nessuno ha ‘compagni’ ed appoggi importanti. Poveri noi pendolari!».
Davvero complicato capire dal post della Carriero chi possa essere questa insegnante universitaria che ha ‘compagni’ e appoggi importanti. Anche perché, da ottima comunista qual è, la vulcanica Costanza ha potuto attribuire al termine ‘compagni’ la più diversa accezione, anche quella più affettiva e verace per indicare un militante della sua stessa fazione politica. Chi può dirlo.
Sta di fatto che ieri mattina da Ferrovie dello Stato hanno inteso precisare alla redazione di Primo Piano Molise che l’anticipo della corsa dalle 13.05 alle 9 lo ha chiesto la Regione Molise.
Il senso, in poche parole, è che quello che eroga Ferrovie, seppur nel caso di specie con un pullman, è un servizio richiesto – e pagato – dalla Regione e organizzato in collaborazione con al struttura tecnica di Trenitalia. Struttura tecnica che, confermano da Ferrovie Italiane, ha dato in nullaosta per l’anticipo dalle 13.05 alle 9, poiché a quell’ora del mattino non c’erano altre corse in un lasso di tempo ragionevole. Ma il meccanismo lo ha messo in moto il committente (che è la Regione) con una richiesta assecondata da Trenitalia. Lungi dal pensare che la ‘compagna’ Carriero abbia fatto bene a pensar male. Anche perché così come la Regione ha chiesto il cambio di orario, può allo stesso modo richiedere il ripristino di quello precedente. A meno che l’istanza non sia motivata da esigenze che al momento ai pendolari che hanno sottoscritto la petizione e ai malpensanti non sono note. ppm

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