Il giorno più felice del Molise nel 2016? Il 27 agosto quando a Campobasso Nina Campanella, in gioventù amica di San Pio, compie 102 anni. Quello più triste, il 4 novembre a Isernia: tristissime le reazioni ai 18 arresti nelle scuole per spaccio di droga.

Fondamentalmente, però, il 2016 – per quanto considerato annus horribilis dai più – alle due province molisane ha portato bene: si piazzano al 38esimo (Campobasso) e al  39esimo posto (Isernia) nella classifica iHappy pubblicata ieri, in occasione della Giornata mondiale della felicità. Gli indici rispettivi sono del 50,6 e del 50,5%. Entrambe le province guadagnano 71 posizioni rispetto al 2015 quando erano fanalini di coda.

Il Molise è penultimo ma il suo indice di felicità (47,6%) è in aumento. La ricerca iHappy, attraverso l’analisi del contenuto emotivo dei milioni di tweet pubblicati quotidianamente nelle 110 provincie italiane, stila ogni anno la graduatoria delle città più felici.

Il 2016 era iniziato sulla scia del 2015, con una tendenza negativa che si è poi protratta. A giugno i risultati dei ballottaggi delle elezioni amministrative scontentavano i più facendo toccare all’indice i 29,4 punti percentuali, mentre a luglio troviamo due dei cinque giorni più tristi dell’anno, in coincidenza dell’attacco terroristi alla Chiesa di Rouen in Francia (26 luglio) e della sparatoria presso un centro commerciale a Monaco di Baviera (22 luglio). L’estate 2016 è stata anche quella in cui la terra ha iniziato a tremare nel centro Italia e troviamo infatti un salto negativo in corrispondenza della prima grande scossa del 24 agosto: il giorno successivo iHappy registra un calo del 30,5%. Tuttavia è proprio nei mesi estivi del 2016 che il trend di (in)felicità ha iniziato a invertirsi grazie all’entusiasmo scatenato dell’avventura della nazionale di calcio agli Europei di Francia e dalle imprese della spedizione italiana alle Olimpiadi di Rio. A novembre e dicembre un exploit: i due giorni più felici del 2016 sono dovuti alla positiva reazione alla storica apertura di papa Francesco del 21 novembre verso le donne che hanno abortito, 83,4%, e al post referendum: il secondo giorno più felice del 2016 è quello infatti che segue la bocciatura da parte degli italiani della proposta di riforma della Carta costituzionale.

Molte le differenze territoriali: al primo posto il Trentino Alto Adige che culmina la risalita della classifica dopo il terzo gradino del podio del 2016. Seconda piazza per la Basilicata che con il suo 52,4% supera di misura il 52,3% del Lazio, terzo ed ultima regione al di sopra della media nazionale. In coda, conferma negativa per la Valle d’Aosta che risulta la più triste in Italia (44,3).

Cambia pure la classifica delle province: quest’anno la palma della più felice va a Frosinone, che con il 60,3% di felicità stacca Verona e Bologna. Menzione speciale per Cagliari (quest’anno sesta) che diventa l’unica provincia posizionatasi tra le prime dieci più felici per il quarto anno di fila. La parte bassa della nostra classifica vede Aosta maglia nera della felicità, seguita da Napoli e Lecce.

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