Raccontare il quotidiano di piccole e grandi storie di sopraffazione mafiosa, mescolando espressioni e linguaggi d’arte. È questo che fa Mafia liquida, un’esperienza di arte partecipata che si arricchisce degli incontri e delle storie che si incontrano lungo le strade della legalità.
Il compito di guidare lo spettatore nel corso del viaggio è affidato allo straordinario Vito Baroncini, artista con un armamentario espressivo illimitato.
Lavagna luminosa, proiettore digitale, casse, schermo, sono gli oggetti di scena mentre le mani, i colori, le macchie, i suoni, il cinema, il fumetto, le storie sono i protagonisti dello spettacolo, che aiuta a comprendere cosa sono e come operano le mafie.
L’appuntamento è in programma oggi (lunedì 22 maggio) alle ore 21 in piazza Vittorio Emanuele II a Campobasso.

Un Commento

  1. Mara Iapoce scrive:

    Essere mafiosi significa essere omertosi, significa tacere quando invece è necessario parlare, significa cercare strade facili per raggiungere gli obiettivi, significa prevaricare sugli altri pur di garantirsi il proprio benessere personale. Tutto questo accade nella nostra vita di tutti i giorni e probabilmente ci ha visti protagonisti in più di un’occasione. Non bisogna necessariamente scomodare la criminalità organizzata.

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