La scorsa settimana hanno riportato la statua di Gino Marotta in villa Musenga al suo originario splendore. Ieri mattina sono entrati di nuovo in azione per ripulire la facciata della scuola D’Ovidio di via Roma. Spazzole, sapone, tute da lavoro e mascherine: in poche ore migranti ospiti dell’Eden di Campobasso hanno rimosso disegni e scritte dal muro della scuola. L’iniziativa rientra nel progetto di riqualificazione urbana e inclusione sociale ‘Imbrartiamo’ promossa dagli assessorati all’Urbanistica e alle Politiche sociali del Comune di Campobasso, a cui i ragazzi del Cat hanno aderito con grande entusiasmo. «I ragazzi provengono dalla Nigeria, dal Gambia, dal Mali e dalla Costa d’Avorio – spiega uno dei responsabili del centro, Maurizio Ioia – e sono stati scelti per questa iniziativa per le loro doti artistiche. Contrariante a quanto si pensa, questi ragazzi sanno fare molte cose e soprattutto hanno voglia di fare. Quando chiedo loro se vogliono venire ad aiutarmi, di qualunque cosa si tratti, ‘fanno a cazzotti’ per essere scelti». Del resto, al di là del progetto del Comune, i ragazzi sono stati protagonisti di tante altre iniziative: dalla pulizia delle strade del centro storico durante la nevicata di gennaio scorso, alla bonifica dell’area di Montevairano, alla sistemazione del giardino della scuola di via Sant’Antonio dei Lazzari. Esempi lampanti di quanto certi luoghi comuni siano solo frutto di ignoranza. «Non è vero che sono solo propensi alla delinquenza, allo spaccio e alla prostituzione – sottolinea Maurizio, senza nascondere un pizzico di amarezza – hanno solo bisogno di essere coinvolti più spesso in attività come queste. Attività che andrebbero condivise anche con la cittadina». E intanto domani i ragazzi si dedicheranno al restyling degli uffici dell’assessorato alle Politiche sociali.

2 Commenti

  1. Dominic Cotti Cottini scrive:

    Concordo sul fatto che è un buon inizio, una buona presa di coscienza nei confronti di un fenomeno grave tanto quanto un marciapiede dissestato o una pensilina di autobus infranta. Concordo anche sul fatto che vanno coinvolti anche i privati cittadini. Il Bene è Pubblico proprio perché appartiene a Tutti, quindi non solo ai migranti o a qualche scolaresca. Prendete lezione da “Retake Roma” o dall’Associazione Nazionale Antigraffiti. Il Comune si apra maggiormente ai suggerimenti della cittadinanza e non creda di essere l’unico depositario della verità!

  2. Mara Iapoce scrive:

    Era ora che si cominciasse a reagire a questo scempio! Invito, tuttavia, l’amministrazione comunale a coinvolgere i CITTADINI, con un CLEANING DAY di tutto rispetto, dove tutti si possano sentire parte della riscoperta di un decoro infangato non solo dai vandali, ma anche dall’indifferenza generale.

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