Incontrarli tutti sarebbe stato impossibile. Portatori, membri dell’associazione, personaggi, collaboratori, addetti alla vestizione, fabbri, falegnami, musicisti: sono circa 1.000 le persone che ogni anno lavorano con impegno, passione e, in molti casi, devozione, per rendere possibile la manifestazione più amata dai campobassani. Sono loro, del resto, insieme alla famiglia Teberino, l’anima e il cuore pulsante dei Misteri. Sabato pomeriggio, ad una settimana dalla sfilata degli ingegni, si sono ritrovati – non tutti – nel museo di via Trento per ricevere un doveroso ringraziamento da parte dell’amministrazione comunale per quanto fatto anche quest’anno. Domenica scorsa, infatti, i 13 quadri viventi hanno ricevuto un bagno di folla da record: oltre 120mila le persone arrivate da ogni angolo del Molise, e anche da altre regioni, per ‘alzare la testa’ e ammirare lo spettacolo di angeli, diavoli e donzella. Insomma, non c’è cantante o evento collaterale che tenga: il successo del Corpus Domini è legato alla sfilata dei Misteri. E l’associazione Misteri e Tradizioni ogni anno si fa trovare pronta, senza mai deludere le attese. Per questo ieri il sindaco Antonio Battista e l’assessore Maripina Rubino hanno voluto stringere la mano ai portatori, ai personaggi e ai collaboratori e portare loro i ringraziamenti e il plauso non solo di Palazzo San Giorgio, ma anche della Prefettura , della Questura e di tutta la città. «Oggi, (sabato, ndr), mi trovo al cospetto di tre secoli di storia – ha detto il sindaco guardando gli ingegni del Di Zinno ‘fermi’ nel museo di via Trento – ma sono qui per dire grazie a tutti voi, a chi c’è dietro, a chi tramanda e porta avanti questa meravigliosa tradizione. La città di Campobasso vi è grata. Stiamo già lavorando per farci trovare pronti per l’edizione del 2018, che sarà una edizione speciale». E infatti il prossimo anno, come annunciato da Liberato Teberino, «tutta la città festeggerà i 300 anni dalla nascita di Paolo Saverio Di Zinno». Non solo, «a settembre organizzeremo una seconda sfilata per celebrare l’anniversario della visita a Campobasso del re di Napoli Ferdinando di Borbone», che nel 1832 rimase talmente incantato dai Misteri da volerli, come narra la leggenda, portare nella sua città.

Un Commento

  1. Annamaria Palmieri scrive:

    Mi unisco al grazie. Noi cittadini privati dovremmo essere come loro nella voglia di promuovere le nostre tradizioni e nell’intento di dare un volto bello, interessante ed appetibile alla regione.

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