I calli tornano a far male, ma la colpa non è sicuramente del caldo o del troppo camminare… e non stiamo parlando di “ispessimento dello strato corneo della cute per compressione o attrito (se circoscritto, detto anche clavo o tiloma, se diffuso, detto anche callosità o durone) o protuberanza callosa delle gambe dei cavalli o di altri quadrupedi, in vicinanza delle articolazioni”… ma delle solite promesse dei nostri signori amministratori, degli enti e di chi amministra la “cosa pubblica” pensando che le persone “dimenticano” o che lasciano cadere le cose con la solita frase “…tanto cosa vuoi che cambino” …seguita dalle solite spallucce…
Ricordate lo scorso ottobre 2016?! Ricordate i 9 mesi di attesa per avere – con regolare richiesta di accesso agli atti – i documenti relativi al plesso “Don Milani” – dell’istituto comprensivo statale “I. Petrone” in via Leopardi a Campobasso?! Ricordate i mesi di doppi turni sopportati da bambini, famiglie, nonni, con lo sgretolamento dei ritmi e normalità familiari?! Ricordate le 2.000 e passa firme raccolte nel gazebo permanente (mini dehor) posto sotto il Comune di Campobasso, senza spostare alcuna fioriera?! Ricordate lo smantellamento di uno degli istituti più grandi della città e dell’intera regione?! Ricordate come hanno chiuso l’anno gli scolari e le maestranze dello stesso istituto, sparsi ed ospitati al Manzù ed all’Università del Molise?! Ricordate gli infiniti incontri e comunicati stampa volti alla soluzione di un problema incancrenito in città, e dove i signori amministratori hanno sempre tergiversato senza alcuna soluzione netta e decisa, ma sempre rabberciata?! Ricordate la nostra richiesta di studi di vulnerabilità sulle scuole (12, con un finanziamento condiviso 30mila euro da parte del Comune e 50mila euro da parte della stessa Università, interessata allo studio) e delle quali, oggi nota, è solo quella della Don Milani – via Leopardi – presentata in un’ampia conferenza stampa dalla stessa amministrazione comunale?! Ricordate la volontà dell’amministrazione (aprile 2017) di prendere la strada della partecipazione condivisa, di un laboratorio di progettazione partecipata per le nuove scuole, iniziando gli incontri proprio dalla Don Milani, dove si è parlato della costruzione di un nuovo plesso scolastico Petrone a Vazzieri?! E per finire, ricordate le promesse di adeguamento sismico della stessa Don Minali entro il prossimo 12 settembre 2017, inizio del nuovo anno scolastico?! Beh, scordatevelo!!!
Cari genitori, carissime insegnanti, care maestranze, cari scolari, carissimi bimbi dell’infanzia, la scuola, per tutti voi, la scuola riprenderà con le stesse e medesime difficoltà lasciate il 9 giugno scorso, se non peggiori!!!
Oggi, 3 luglio 2017, ricorrenza di San Tommaso, protettore di architetti, artisti, carpentieri, geometri, giudici, muratori e scalpellini, solo una coincidenza, registriamo che è solo stato eseguito il bando di esplorazione di interesse delle ditte intenzionate alla partecipazione all’effettivo bando di gara per l’assegnazione dei lavori. Lavori che dovranno essere eseguiti, salvo complicazioni, in 90 giorni!!! Questo il “semplice” problema da risolvere per una amministrazione che è possessore della verità scritta sulle carte, e che si sarebbe potuta muovere, mettendo in atto tutta una sequela di atti a salvaguardia della salute dei lavoratori e di bambini, quest’ultimi, tenuti ad un obbligo di legge, quello dell’istruzione, già nel momento della dichiarazione dell’ingegnere direttore dei lavori intervenuto sul plesso nel 2014, o quanto meno, da gennaio 2016, data della nostra richiesta (Associazione a misura di bambino) di accesso agli atti.
Bastava che la stessa amministrazione si muovesse con la stessa velocità messa in atto all’arrivo del presidente Grasso in Campobasso, lo scorso 18 ottobre per parlare di mafia e legalità (“Per non morire di mafia”), ospite dell’istituto Petrone, dove in poche ore e pochi giorni è stato messo in atto un maquillage della stessa scuola.
Perché vi ricordo questi passaggi?! Perché si palesa la velata decisione di smantellare una realtà scolastica emergente e residuale (ricordo ancora affermazioni della struttura amministrativa, che all’eccezione che con questi disagi si sarebbero configurate richieste di nulla osta di risposta avemmo “a chi ne facesse eventuale richiesta rilasciatelo, basta, che gli alunni restano in Molise”.
Una Scuola che ogni giorno lotta con problematiche diverse, ma sempre con la massima attenzione al piano formativo dei nostri bambini e scolari, senza mai piangersi addosso, ma con la determinazione di insegnanti e dirigente, che nello scorso anno scolastico hanno dimostrato la grande forza di sacrificio e volontà. Il tutto, passa per un mai attuato e deciso dimensionamento scolastico, si lascia andare le cose così, fermi, senza che vi sia un attento e necessario intervento della stessa direzione scolastica regionale, palesemente assente, se non nell’ultimo periodo di scuola, che, tenuta alla tutela e sicurezza di tutti i “componenti” scuola, alla salvaguardia dei posti di lavoro, ed ad una istruzione paritaria e paritetica, viene e si scontra con l’assenza totale di atti veloci e risolutivi, ma sempre e solo con atti lenti, mai risolutivi, ma sempre palliativi.
La nostra necessità è di avere disponibile il 12 settembre 2017 il plesso della Don Milani, anche e non solo, per accogliere i bimbi che per la prima volta iniziano il loro percorso di istruzione. Mi riferisco ai bimbi e le bimbe dell’Infanzia ed alle loro famiglie, che a noi hanno affidato la loro crescita formativa con l’iscrizione, raggiungendo e formando, così, ben tre nuove prime classi, e che loro malgrado ad oggi non hanno edificio, aule, banchi e sedie alle quali affidare i loro progressi “culturali-formativi”, e tutto questo per colpa di quei “bambini” che diventati adulti li dimenticano e non li proteggono e non hanno voglia di insegnare loro il bene comune, la ragione, la lungimiranza, la libertà di crescere sicuri e sereni in ambienti accoglienti e fruibili. Che hanno dimenticato i bambini e la maestra di San Giuliano di Puglia, che hanno dimenticato gli studenti universitari dell’Aquila, che hanno dimenticato le tragedie sfiorate delle scuole, adeguate sotto la soglia di sicurezza, e che non hanno mietuto vittime solo perché era domenica e le scuole erano chiuse.
Cari concittadini, cari genitori preparatevi a nuovi disagi familiari e lavorativi, preparatevi avvisando i vostri datori di lavoro che prenderete permessi familiari, incaricherete i nonni e le babysitter per tamponare almeno fino a dicembre 2017, il disagio scolastico che forse arriverà, come regalo da Babbo Natale… o nella viva speranza di non aspettare la sorpresa nell’uovo di Pasqua.
Grazie, per aver ascoltato le richieste dei bambini e delle famiglie campobassane, grazie per aver ascoltato le richieste di quei cittadini ai quali avete promesso di restituirci la città, ma non una città ingrigita e senza anima.
Beh, ci tocca attendere un bravo medico per rimuovere questi “calli”, le pomate non bastano.
Nicola Simonetti
presidente del Consiglio di istituto “I. Petrone”
genitore e componente del nascente
Comitato scuole sicure Italia

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