Il problema è serio e di certo non può essere risolto in poche ore di dibattito. Ma gli otto esponenti dell’opposizione che hanno richiesto il Consiglio monotematico sull’edilizia scolastica e i genitori degli alunni presenti in Aula, attendevano almeno qualche risposta in più sul futuro degli alunni e degli istituti cittadini a poche settimane dalla prima campanella. E nella seduta di ieri a Palazzo San Giorgio sono emerse sostanzialmente solo due novità rispetto a quanto già snocciolato negli ultimi mesi sul fronte scuole. La prima riguarda l’istituto Montini di via Scarano, l’ultimo in ordine di tempo ad aver ricevuto la ‘diagnosi’ del pool di ingegneri dell’Unimol. Lo studio di vulnerabilità sismica fornito dall’equipe del professor Callari, come è noto, ha dato esito negativo ed ha consigliato l’abbattimento e la ricostruzione o i lavori di adeguamento sismico. Nonostante questo parere, il sindaco Battista ha garantito la struttura di via Scarano il 12 settembre riaprirà regolarmente i suoi cancelli. Ma la ‘bomba’ la lancia il dirigente ai Lavori pubblici Giovanna Iannelli, intervenuta in aula per relazionare sulla situazione ‘scuole’. « L’istituto Montini è stato oggetto di due interventi di miglioramento sismico (iniziati nel 2011 e non ancora terminati) per un monte complessivo di oltre 500mila euro. L’Unimol dovrebbe fare una ulteriore verifica, poiché la relazione è stata redatta prima che si completassero i lavori. Dunque sarebbe opportuno rifare la relazione». Un annuncio che ha provocato la dura reazione dell’opposizione, Coalizione civica in testa. Per altro, come ha evidenziato la Iannelli «ad oggi non ci sono i dati relativi al grado di miglioramento raggiunto dopo i lavori sulla struttura del 2011». Insomma una situazione paradossale, considerato che all’interno della Montini verranno ospitati anche gli alunni di Mascione, ‘sfrattati’ l’anno scorso dalla scuola di contrada Casale perché non a norma.
L’altro elemento di novità riguarda invece il futuro degli alunni della Enrico D’Ovidio. Il risultato della relazione della scuola di via Roma non è ancora pervenuta negli uffici di Palazzo San Giorgio, ma il sindaco Battista ha già annunciato che i 300 alunni saranno trasferiti in via Gorizia. «Lì i lavori sono ultimati – ha assicurato le Iannelli – si attendono i collaudi e la certificazione di fine lavori che dovrebbero arrivare il 12 settembre o al massimo la settimana seguente. Con gli interventi effettuati (di circa 100mila euro) nella struttura di via Gorizia si raggiungerà il miglioramento sismico del 72 per cento».
Nessun ‘colpo di scena’, invece, sulla Don Milani. I lavori di adeguamento sismico sul corpo B della scuola di via Leopardi «partiranno a settembre» ha detto il sindaco, e i ritardi non sono dipesi solo dal Comune. L’impresa campana che si è aggiudicata i lavori, infatti, ad agosto è rimasta chiusa per ferie. «L’ufficio gare – ha spiegato ancora la Iannelli – ha concluso il procedimento 25 luglio, dall’aggiudicazione al contratto c’ è un periodo obbligatorio da rispettare che è di 35 giorni, noi abbiamo provato ad accelerare i tempi ma l’impresa non è stata d’ accordo. Solo dalla data della sottoscrizione del contratto si possono stabilire i 90 giorni per la consegna dei lavori». Dunque al momento è impossibile stabilire quando la scuola verrà riconsegnata alle 18 classi dislocate tra l’Unimol, la Petrone e il Liceo Artistico Manzù.

Mariagrazia D’Uva

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