Draw the line colpisce ancora. A una settimana circa dalla riapertura dei lavori del festival di street art organizzato dall’associazione Malatesta di Campobasso, è già stata ‘partorita’ la prima opera di grande impatto tra i palazzi di via Marche.
L’artista arriva da Padova, si chiama Made514 ed è l’autore del secondo dei quattro capolavori in programma per l’edizione 2017, inaugurata alcuni mesi fa da Blu.
L’altro, Macs da Lanciano, sta per concludere l’imponente opera che raffigura i numero uno mondiali alle prese con una partita a Risiko.
In questi giorni invece, sospeso tra i palazzi, spunta la figura dell’artista torinese Vesod che, poco più di 48 ore fa, si è armato di pennelli e vernice per dar vita al suo progetto ancora top secret.
I primi fan dell’evento, ormai noto in tutta la città, sono proprio gli abitanti del quartiere San Giovanni che attendono con ansia l’inizio dei lavori.
Sono le 11 del mattino e si respira aria di casa in via Marche in attesa dell’arrivo degli artisti: una musica neomelodica di sottofondo risuona tra i palazzi. Il “ritrovo”, la sede operativa degli organizzatori del festival, è il piccolo ma accogliente garage del signor Ugo, che mette a disposizione la rimessa per permettere agli artisti di depositare lì gli “attrezzi del mestiere”. Mentre lui è intento a sbrigare le sue faccende, dal primo piano, dolce come la ciambella che ha appena sfornato, fa capolino la signora Angela, che si preoccupa solo che i ragazzi facciano colazione. Scende, insieme a sua figlia, saluta, porta dolce e caffè per tutti e torna a casa. Ma sotto al palazzo c’è un gran via vai. Dal condominio di fronte arriva anche la signora Pina per informarsi sull’andamento dei lavori.
«Apprezzo molto tutto ciò che è nuovo e mi piace davvero quello che stanno facendo – commenta con gli occhi pieni di gioia, fiera, come se stesse parlando dei suoi figli – sono bravi ragazzi e tutti noi siamo felici di accoglierli nelle nostre case».
Giovedì scorso per i Malatesta un altro appuntamento in agenda. Con l’arrivo dei nuovi studenti del progetto Erasmus l’associazione ha contribuito all’accoglienza dei ragazzi attraverso un tour dei murales dipinti in occasione del festival.
L’idea è partita dall’Esn Unimol-candidate section che ha organizzato il “Welcome day” per i circa 40 studenti provenienti da tutta Europa in collaborazione con l’Ufficio Relazioni Internazionali dell’Università.
«Oltre al tour classico del capoluogo, incentrato soprattutto sul centro storico – ha commentato Nicoletta Maroncelli, rappresentante locale dell’Esn Unimol-candidate section -, abbiamo deciso di ‘svecchiare’ un po’ il giro turistico che solitamente affronta chi arriva in città e così ho deciso di contattare i Malatesta per proporre la mia idea e loro si sono resi immediatamente disponibili. Inutile dire che l’entusiasmo da parte degli studenti è stato grande – ha aggiunto – hanno apprezzato moltissimo le opere, non si aspettavano un’accoglienza simile!».
I ragazzi infatti, oltre al tradizionale giro del campus dell’Unimol, si sono spostati all’Itas “Pertini” in via Scardocchia per ammirare i lavori di Mister Thoms ed Ethnik per poi visitare l’attuale location di via Marche ed assistere direttamente al work in progress degli artisti.
Un’altra fetta d’Europa ha potuto dunque fare tesoro dell’arte “made in Campobasso” grazie al lavoro dell’associazione che da anni riunisce i grandi nomi della street art italiana ed internazionale.
Ma i lavori non finiscono qui. Quali altri assi caleranno i Malatesta nel corso del festival?
Non ci resta che aspettare col naso all’insù. L’unica certezza è che la città non è mai stata così bella.
SL

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