Acqua microfiltrata, privata del cloro, naturale o gasata a 5 centesimi al litro. I campobassani potranno acquistarla in via Toscana dove ieri è stata inaugurata la prima Casa dell’Acqua affidata dal Comune di Campobasso, per 5 anni, ad una ditta di Pontelandolfo vincitrice del bando pubblicato l’anno scorso. Alla cerimonia di inaugurazione ‘bipartisan’ di ieri mattina c’erano il sindaco Battista, il presidente del Consiglio Durante, l’assessora all’Urbanistica Chierchia e il titolare dell’Ambiente Ramundo, gli esponenti della maggioranza Trivisonno, Bucci e Maroncelli, e le consigliere della Coalizione civica Fasolino e Cancellario, gruppo da cui è partita la proposta grazie ad una mozione presentata in Consiglio comunale nel 2014 e votata all’unanimità. E poi i cittadini, gli studenti del Pertini e gli alunni delle Jovine, due delle quali hanno proceduto al taglio del nastro dopo la benedizione del parroco di San Pietro.
«Noi tutti abbiamo scelto, maggioranza ed opposizione – ha esordito la titolare dell’Urbanistica Bibiana Chierchia- questo luogo perché fa da cerniera tra due quartieri (San Giovanni e Vazzieri) molto importanti perché molti popolosi. Non abbiamo dubbi che molto presto qui si creeranno delle file e speriamo che saranno delle file anche di socializzazione. Quello che vi chiediamo è di fare ‘tam tam’, raccontare che finalmente da oggi (ieri, ndr) c’è la casina dell’acqua e che possiamo affrontare un modo di vivere più sostenibile venendo semplicemente qui a prendere l’acqua».
La macchina accetta le monete da 5 centesimi fino a 2 euro, però non dà resto. Per questo è possibile acquistare una sorta di ‘carta di credito’ dell’acqua, che sarà disponibile in alcuni esercizi commerciali della città. In questo modo, ad ogni litro prelevato, il distributore ‘scalerà’ il costo dalla carta. L’acqua del distributore proviene dall’acquedotto Molise centrale, come quella che sgorga dalla maggior parte dei rubinetti della città, ma è priva di cloro con un sapore leggermente più gradevole. Ma è sicuramente più salubre di quella che si acquista nei supermercati, imbottigliata nella plastica e magari lasciata al sole per giorni. «Si tratta di un passo importante che si inserisce nel circuito della raccolta differenziata – ha evidenziato l’assessore Ramundo – che evita di creare volume dei rifiuti in plastica. Si spera che con questo distributori i cittadini siano incentivati a comprare acqua buona ad un costo competitivo utilizzando sempre lo stesso contenitore, meglio se in vetro».
Quella di via Toscana sarà solo la prima delle casette dell’acqua: la prossima verrà installata al quartiere Cep, probabilmente nell’aera dove si tiene il mercato o vicino la chiesa di San Giuseppe Artigiano. Inoltre Molise Acque si è impegnata a donarne altri e due distributori alla città.
«Le case dell’acqua sono una scelta di civiltà per ogni comunità cittadina – ha commentato Marialaura Cancellario – perché promuovono comportamenti ecologicamente sostenibili, sensibilizzano i cittadini al tema della risorsa dell’acqua, creando un punto di riferimento per gli abitanti di ogni età, garantendone la salute. Non meno importante: i cittadini continueranno a usufruire di acqua naturale, gassata e refrigerata, ma a un costo decisamente inferiore rispetto all’acquisto dell’acqua minerale in bottiglia, riducendo la produzioni di rifiuti. Ancora una volta siamo orgogliosi di aver potuto lavorare fattivamente e per il bene della città.
Esprimiamo grandissima soddisfazione per il risultato raggiunto. Il ringraziamento pertanto va a tutti i colleghi consiglieri comunali sia di maggioranza che di opposizione che hanno creduto e appoggiato l’iniziativa, alle strutture di riferimento e a quanti hanno lavorato al progetto. Auspichiamo a breve l’installazione di ulteriori punti di prelievo dell’acqua distribuiti equamente sul territorio cittadino».

Un Commento

  1. Michele Rocco scrive:

    Che la casa dell’acqua possa rappresentare un punto di aggregazione e socializzazione è indubbio. E forse è proprio questa la valenza principale. Se questo tipo di acqua dissuade molti cittadini campobbassani a comprare acqua in bottiglia è un ottimo risultato per l’ambiente. Comunque l’acqua di Campobasso è buona così com’è proprio perchè proviene da sorgente montana.
    Ma se è moda andarsi a rifornire al distributore, benvenuta “casa dell’acqua” per motivi di socializzazione e salvaguardia dell’ambiente.
    Per le differenze, organoletttiche, da quella di rubinetto mi viene in mente una vecchia Candid camera fatta per Superquark… Le differenze frutto di esami chimico-fisici sono queste: https://www.altroconsumo.it/alimentazione/acqua/news/acqua-alla-spina-e-migliore-di-quella-di-casa

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