Eccole lì. Come ampiamente annunciato dal sindaco e dall’amministrazione, dopo Piazza Prefettura, ieri mattina le fioriere sono ‘comparse’ anche ai due estremi di Corso Vittorio Emanuele. Non si tratta di un’opera di decoro urbano, bensì delle misure antiterrorismo che anche Campobasso, come tutte le città d’Italia, deve rispettare dopo gli attentanti di Nizza, Berlino e Barcellona. E così in tutti i luoghi «dove è previsto un elevato afflusso di pubblico, soprattutto in caso di eventi a carattere religioso, sportivo, musicale, d’intrattenimento e turistico» il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza ha stabilito di «individuare idonee zone di rispetto e prefiltraggio, funzionali alla realizzazione di mirati controlli sulle persone, valutando altresì la possibilità di proporzionati impedimenti, anche fisici, all’accesso di veicoli alle aree pedonali».
Ieri mattina gli operai del Comune si sono messi al lavoro – seguendo le disposizioni dell’ordinanza sindacale numero 32 dell’11 ottobre 2017- e hanno posizionato le fioriere ai due estremi di corso Vittorio Emanuele, in modo da impedire l’accesso ai veicoli. Dunque le auto non potranno più circolare negli orari di ingresso e uscita della scuole come avveniva prima della scorsa estate. Potranno transitare lungo il corso solo i mezzi di soccorso e quelli delle forze dell’ordine.
Le fioriere sono state posizionate anche nelle strade laterali di accesso al corso, vale a dire via de Attellis e via Verdone, ma in maniera sfalsata a qualche metro di distanza tra loro in modo da consentire, attraverso una sorta di slalom tra i blocchi di cemento, l’ingresso alle auto, ma solo nei giorni feriali. La domenica e i giorni festivi per l’intera giornata, nonché i giorni feriali a partire dalle ore 20 fino alle 24 , le auto non potranno passare. Saranno comunque previsti uno spazio di sosta, riservato ai veicoli a servizio delle persone con ridotte capacità di deambulazione muniti di regolare contrassegno e uno spazio di sosta per carico e scarico in via de Attellis in prossimità dell’intersezione con Corso e Piazza Vittorio Emanuele II; e uno spazio di sosta per carico e scarico in via Verdone in prossimità dell’intersezione con Corso Vittorio Emanuele II.
Insomma, una vera ‘rivoluzione’ della mobilità del centro cittadino, che in futuro verrà ulteriormente ripensata attraverso «l’installazione di strumenti di impedimento e dissuasione a scomparsa con comando a distanza per i quali, però, sono necessarie consistenti risorse economiche attualmente non disponibili».

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