Moria di gatti nel centro storico di Campobasso. Pare per avvelenamento. La denuncia è di una donna che abita in via San Mercurio e ha inteso rendere pubblico quanto sta accadendo in queste ore, postando foto raccapriccianti sulla bacheca Facebook del sindaco Battista.
Luciana Annunziata ha scritto anche un appello al primo cittadino, che dal suo canto ha assicurato un suo diretto intervento sul posto.
«Buongiorno sindaco – ha scritto ieri mattina Luciana -, anche se il mio post non è teso ad augurarle una buona domenica. Volevo invece raccontarle una storia, si metta comodo e ascolti. Ascoltare, che verbo assurdo nei nostri giorni, dove tutti scrivono per abbreviazione, vivono con la testa nei tablet. Per una volta però questo tritacarne può servire a diffondere la storia; il suo profilo poi…
Dopo aver premuto “pubblica”, tutti sapranno, nessuno potrà voltarsi dall’altra parte, forse qualcuno, colto dalla curiosità, verrà anche a vedere dove ci troviamo.
Ma torniamo a noi. C’era una volta via San Mercurio, lei e qualche suo assessore, consigliere, che sul centro storico ci avete fatto la campagna elettorale saprete dove si trova, vero?
I suoi vigili di sicuro sanno che per arrivare da non ci son da fare tante scale, perché, oberati dal troppo lavoro hanno accertato via telefono la mia residenza… Ma questa e un’altra storia… o meglio un’altra barzelletta. Comunque, in via San Mercurio vive in condizioni di indigenza totale la signora Maria (…), storico personaggio, gattara da sempre. L’83enne però adesso ha perso davvero il senno tanto che, un altro noto personaggio di Campobasso ha deciso di farsi delegare al ritiro dei pochi spiccioli di pensione che prende e che lei spende tutti per i suoi gatti. È vero, Maria ha fatto di San Mercurio una discarica ma la colpa non è sua.
In ogni caso qualcuno deve essersi scocciato delle povere bestie, senza neanche spendere un euro, ha preso uno di quei tubicini con il veleno per topi, delle palline blu, lo ha mescolato a qualche bocconcino, senza disdegnare di lasciarli neanche sfusi, e voilà gatti non ce ne sono più. Anche la mia piccola che giocava fuori casa è andata via.
San Mercurio, la Pennina, Sant’Antonio Abate sono pieni di gatti morti. E mentre lei pensa a farsi su e giù noi raccogliamo carcasse e piangiamo i nostri cuccioli. Pensi un po’ se una di quelle invitanti palline l’avesse presa una delle bimbe nostre che giocano qui fuori mettendola in bocca. Faccia qualcosa di concreto, si levi quel perenne sorrisetto e agisca. Noi non ci fermeremo. Intanto le posto qualche foto così inizia a condividere con noi il voltastomaco».

Un Commento

  1. Ma che scrivete a fare?Questa é una città indegna di chiamarsi capoluogo di regione!

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