Anche Palazzo San Giorgio è in fibrillazione in vista delle elezioni regionali che si terranno forse la prima domenica di marzo 2018. Non è tuttavia detto che in quella data si voti solo per il rinnovo del Parlamento e le regionali saranno accorpate alle amministrative di primavera.
Non si candideranno per il parlamentino di Palazzo D’Aimmo, a prescindere dalla data del voto, Roberto Gravina, Paola Felice, Luca Praitano e Simone Cretella. Le norme che regolano il Movimento 5 Stelle prevedono l’incompatibilità tra la carica elettiva in corso, nel caso di specie quella di consigliere comunale, e la candidatura in un altro ente. Potranno ricandidarsi al Comune o candidarsi altrove, ma solo dopo la scadenza del mandato attuale.
Tra gli appartenenti al gruppo del Pd, di sicuro sarà candidata l’assessora e vicesindaca renziana Bibiana Chierchia. Scenderà in campo a supporto del governatore uscente Frattura o di quello che sarà il candidato designato dal Partito democratico. Potrebbe essere della partita anche Giovanna Viola, presidente della Commissione cultura, anche lei molto vicina a Frattura.
Non sono escluse le candidature di Giose Trivisonno e Alessandra Salvatore, rutiani da sempre, che quindi potrebbero schierarsi con l’Ulivo 2.0, anche solo per fare numero.
Lello Bucci e Michele Coralbo del gruppo “Democratici per la città” saranno certamente della competizione in quota alla squadra del governatore uscente.
Pietro Montanaro, che in Consiglio siede su uno degli scranni dell’Udc, ha annunciato, insieme ad altri amici, un’iniziativa civica per le regionali. Iniziativa che si colloca sostanzialmente al centro, quindi, per il momento alla finestra in attesa che l’orizzonte sia meno fosco. Alla finestra anche l’altro componente del gruppo Udc, Michele Ambrosio.
Il presidente dell’Assise civica, Michele Durante, è tra i fondatori dell’Ulivo 2.0 di Ruta e Leva. È prevedibile che ne seguirà il cammino e che scenderà in prima persona nell’agone.
Marialaura Cancellario che insieme a Francesco Pilone è stata eletta tra le fila di Democrazia Popolare sarà sicuramente impegnata al fianco dell’ex presidente Iorio. Pilone, invece, ci sta pensando. Ma chi lo conosce riferisce cha sta lavorando da mesi alla candidatura a Palazzo D’Aimmo.
Alessandro Pascale si candiderà invece nella lista di Forza Italia. Anche se lui e Gino Di Bartolomeo sono molto vicini alle posizioni dell’eurodeputato Aldo Patriciello. Quindi aspetteranno fino alla fine prima di assumere qualsiasi decisione.
Chi sta lavorando da tempo con i suoi uomini che siedono nell’Assemblea di Palazzo San Giorgio è l’assessore regionale Pierpaolo Nagni, che del Comune di Campobasso conosce ogni angolo, anche quelli più nascosti.
Nagni può contare sul sostegno dell’assessore De Bernardo e dei consiglieri Giovanni Di Giorgio e Antonio Columbro. Più defilato, invece, Antonio Di Renzo. Chi da tempo sostiene di lavorare per una candidatura è anche l’assessore Salvatore Colagiovanni. I bene informati di Palazzo San Giorgio riferiscono però di recenti frizioni tra Salvatore e Pierpaolo. Dovute, forse, alla inamovibile volontà dell’assessore comunale di far parte della partita per l’Assise di via IV Novembre. Nagni gli avrebbe invece chiesto di restare ai box e di portare acqua al mulino. Probabilmente quello che si sta consumando è qualcosa in più di uno strappo, che potrebbe costare anche la poltrona di assessore a Colagiovanni. Tuttavia i due, insieme ad altri amici del movimento di Alfano, hanno partecipato all’assemblea di Alternativa popolare che si è tenuta sabato a Roma. Tra le foto, pubblicate anche a corredo di questo articolo, un selfie che immortala Nagni e Colagiovanni con il pollice in su, come dire: «Pace fatta, tutto ok». Raggiunto al telefono, l’assessore di Palazzo San Giorgio minimizza e riconduce il tutto a una «fisiologica diatriba pre elettorale». Ribadendo, in ogni caso, «massima e incondizionata fiducia a Paolo (Frattura, ndr)».
Tra gli assessori comunali sarà sicuramente candidato Massimo Sabusco, molto probabilmente in una delle liste a sostengo di Frattura. Anche se suo fratello Pippo, attualmente, siede tra i banchi dell’opposizione del Consiglio regionale.
Non è esclusa, infine, la candidatura dell’assessore Maio, anche lui in quota a Frattura.
Emma de Capoa, potrebbe invece sostenere l’Ulivo 2.0.
Chiaro che oggi si ragiona nel campo delle ipotesi. Molto, alla fine, dipenderà dalle alleanze e, soprattutto – se davvero si voterà prima per il Parlamento – dall’esito delle elezioni per il rinnovo delle Camere.

ppm

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