Le risposte che tanto attendevano non sono arrivate. Si è chiuso con un altro nulla di fatto l’incontro avuto ieri dal sindaco Antonio Battista e una delegazione di docenti e genitori della Montini. Il primo cittadino ha ribadito alla dirigente Agata Antonelli che i tecnici sono ancora al lavoro per capire cosa abbia provocato il cedimento di parte del solaio nell’aula del laboratorio. Dunque, ancora non c’è il responso. Ad ogni modo, l’amministrazione comunale sta valutando soluzioni alternative qualora i cancelli della struttura di via Scarano, come si presume, dovessero rimanere chiusi, ma ancora non ha deciso quali provvedimenti adottare. Insomma per il momento la situazione resta invariata: i 300 alunni del Montini continueranno con i doppi turni nella Casa dello Studente, mentre i piccoli della scuola di Mascione da domani faranno lezione di mattina sempre in via de Gasperi. Ma i genitori non mollano la presa e non sono disposti a tollerare la prosecuzione dei doppi turni oltre le vacanze di Natale: la strada da seguire è quella dell’utilizzo di immobili privati. Per questo ieri pomeriggio, alla luce dell’ennesima fumata nera avuta qualche ora prima in Municipio, si sono nuovamente riuniti nei locali della chiesa di San Giuseppe Artigiano. Il clima è teso, del resto al di là dei disagi che sono costretti a subire i genitori con le lezioni spostate al pomeriggio, sono soprattutto gli alunni a subire le conseguenze peggiori. «La struttura di via de Gasperi – evidenzia un genitore – non è adatta ad ospitare dei ragazzi delle scuole medie. Non c’è il collegamento ad internet, nelle aule non sono state installate le lavagne lim. I nostri figli hanno dovuto rinunciare ad una serie di attività didattiche e laboratoriali che da sempre hanno contraddistinto l’Istituto Montini. Questa situazione di precarietà non può continuare». Al termine dell’assemblea arriva l’aut aut: se l’amministrazione comunale, entro venerdì (giorno in cui si riunirà l’assise civica) non avrà sottoscritto il contratto con i privati per la nuova sede, scatterà il sit-in di protesta davanti Palazzo San Giorgio con la richiesta di essere ascoltati in Consiglio. I genitori, attraverso un legale, stanno anche valutando la possibilità di intraprendere un’eventuale azione risarcitoria nei confronti dell’amministrazione comunale se i doppi turni dovessero protrarsi. Il termine è perentorio: entro il 7 gennaio – la richiesta dei genitori – la nuova sede deve essere pronta ad ospitare le classi del Montini. Intanto anche il Laboratorio Progressista di Nicola Lanza ha chiesto «al sindaco e al suo staff, di raddoppiare l’impegno temporale al fine di concludere nelle prossime ore le trattative con i privati che hanno presentato offerta di immobili e di ridurre al minimo i disagi di ragazze e ragazzi, docenti e personale scolastico tutto, costretti ai turni pomeridiani. Agli imprenditori chiediamo, in piena emergenza scolastica, di evitare possibili speculazioni, pensando di realizzare il massimo profitto possibile, al contrario, necessita quella disponibilità a cooperare per contribuire al miglioramento della società in cui si vive».

MD

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