Nove furti consumati. Almeno altri tre o quattro non andati a “buon fine”. Tutti a Campobasso. Nel suo quartiere – quello popolare di via Montegrappa – o comunque in zone che conosceva. Da aprile a novembre del 2017 è stato il terrore degli abitanti del capoluogo.
Un professionista del settore. Entrava negli appartamenti dalla finestra, raramente forzando l’ingresso. Agiva a viso scoperto, incurante di tutto, con spavalderia. Portava via qualunque cosa avesse valore sul mercato: tv, piccoli elettrodomestici, gioielli, cellulari, libretti postali e ovviamente denaro contante.
Il giorno seguente all’arresto di Antonino (detto Tony) D’Agnillo, 25enne del capoluogo, Polizia e Carabinieri hanno fatto il punto illustrando nel corso di una conferenza stampa i dettagli dell’operazione congiunta, coordinata dalla Procura della Repubblica ci Campobasso.
«Il furto è l’unica attività che D’Agnillo conosce» – si legge tra le righe dell’ordinanza firmata dal gip Teresina Pepe, che ha accolto le richieste dei sostituti Nicola D’Angelo e Giuliano Schioppi.
Una fedina penale lunga un chilometro: furto, spaccio di sostanze stupefacenti, minacce, ricettazione e uso illecito di carte di credito, resistenza a pubblico ufficiale.
«Vi faccio saltare in area, vi sparo con la pistola», disse nel corso di un controllo ai carabinieri, incurante persino della misura della sorveglianza speciale a cui era sottoposto.
Tossicodipendente, D’Agnillo – hanno ricostruito gli inquirenti – agiva tra le 17 e le 21. Da solo o in compagnia. Diversi i colpi messi a segno con altri due pregiudicati del capoluogo: uno nato nel 1994, l’altro classe 1992. Della banda facevano parte anche due minorenni, uno dei quali straniero e attualmente ospite di una comunità.
La refurtiva veniva venduta sulla rete, in particolare su Facebook. È stato incastrato grazie all’attività d’indagine di Carabinieri e Polizia e alle immagini di telecamere a circuito chiuso che lo ritraevano nei pressi dei luoghi dove metteva a segno i colpi. E, soprattutto, grazie alle testimonianze di chi non ha avuto paura di denunciare, nonostante le minacce ricevute.
Il 25enne da sabato sera si trova ristretto in una cella del carcere di via Cavour.
Al termine dell’incontro con i cronisti, Polizia e Carabinieri hanno lanciato un nuovo appello alla cittadinanza in vista delle festività, periodo in cui i furti subiscono una quasi fisiologica impennata: «Ci avviciniamo alle feste ed è necessaria una maggiore attenzione, gli orari più a rischio sono quelli serali, quando le famiglie sono solite lasciare incustodite le proprie abitazioni per le classiche compere natalizie». Una raccomandazione ai vicini di casa a collaborare tra di loro: «Qualunque persona non nota che si aggiri in un condominio e che desti sospetto bisogna segnalarla alla Polizia o ai Carabinieri per favorire un pronto intervento».
ppm

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