Ora tutti i ragazzi e le ragazze vedranno il suo volto durante gli allenamenti. Del resto quel luogo, quel campo da gioco era la sua più grande passione. Da ieri campeggia sul muro dell’ex stadio Romagnoli l’immagine di mister Mariano Credico, pionere del rugby campobassano e allenatore dell’Acli scomparso prematuramente il 28 giugno. Il murales porta la firma Fernando Ciocca, che ha esaudito il desiderio di Caterina, moglie dell’ex poliziotto, «è stata lei – ha detto – a chiedermi di realizzare questo murales, ed io sono stato molto felice di fare questo regalo alla città». Mariano, il ‘gigante buono’, era stimato da tutti a Campobasso. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile non solo nei cuori dei familiari, ma in tutti coloro che lo hanno conosciuto: dai colleghi poliziotti fino ai compagni di squadra. Credico era un agente della Digos, fino al 2014 aveva prestato servizio nella Polizia, prima all’Antiterrorismo a Roma e in seguito nella Squadra mobile di Campobasso. Un problema al cuore a soli 37 anni lo aveva costretto a rinunciare alla divisa. Dopo l’addio forzato aveva avviato un allevamento di lumache a San Giovanni in Galdo. Ma Mariano era conosciuto a Campobasso e nel resto della regione soprattutto per essere stato un pioniere del rugby. Storico capitano della formazione del Cus Molise Rugby fin dalla sua nascita, aveva poi abbandonato il campo per problemi di salute, ma mai la sua grande passione che è riuscito a trasmettere ai più giovani. Ora più che mai, con questo contributo, il suo ricordo resterà impresso nei cuori di chi lo ha conosciuto.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.