La sacralità della famiglia e la passione per la propria terra, il tutto avvolto da un’incantevole atmosfera natalizia: è questa l’aria che si respira varcando la soglia del Museo dei Misteri in via Trento, luogo simbolo della cultura e della tradizione campobassana.
Lì, tra gli ingegni ‘spogli’ del Di Zinno, anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con “I Misteri del Natale”, mostra dei presepi giunta alla X edizione a cura di Giovanni Teberino.
«Una passione nata fin da piccolo – racconta – grazie all’atmosfera che si iniziava a vivere in famiglia sin dall’8 dicembre, giorno dell’immacolata e soprattutto grazie a mio padre che ogni anno “dirigeva” la creazione del presepe aggiungendo nuovi particolari nei personaggi, negli animali, nelle casette».
L’artista non lascia nulla al caso: in ogni presepe posto davanti ai Misteri ci sono peculiarità che si ricollegano alla storia del Santo a cui si riferiscono. Ed è così che per il presepe di San Gennaro l’artista ha utilizzato la pietra lavica del Vesuvio, per San Crispino, protettore dei calzolai, due vecchi scarponi, mentre per San Michele, Mistero tra i più attesi dell’anno in occasione del Corpus Domini, un trono ribaltato che simboleggia la sconfitta della superbia di Lucifero, scacciato dall’Arcangelo poiché voleva paragonarsi a Dio.
Quest’anno inoltre la mostra si arricchisce di tre nuovi presepi tra cui quello dedicato a San Leonardo che rappresenta uno scorcio del carcere in via Cavour a Campobasso: qui il prigioniero ha in mano una foto in bianco e nero che ha a che fare proprio con Giovanni Teberino e la sua infanzia.
Nella sala accanto la magia del Natale prosegue con l’esposizione di altri 50 presepi in cui è palpabile il “tocco” inconfondibile della famiglia Teberino e soprattutto di papà Cosmo.
In occasione del primo decennio della mostra infatti è stato esposto per la prima volta il “Presepe di famiglia”, in stile napoletano della fine del ‘700, inizialmente posto in una campana di vetro in una nicchia della casa in viale del castello, dove abitava la famiglia, e successivamente spostato da papà Cosmo in una cassetta di legno (quelle per la frutta) a formare una capanna per il grande presepe che si faceva nella nuova casa sopra il lungo mobile della sala. Proprio accanto, nel presepe intitolato “Natale in casa Teberino” è stato ricostruito fedelmente lo scorcio di quella sala da pranzo dove Giovanni aiutava il papà a creare ogni anno il presepe natalizio.
Con grande sensibilità inoltre Teberino dedica anche alcune delle Natività a fatti d’attualità, tra cui spiccano quello raffigurante Papa Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta, quello del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, quello dedicato agli angeli di San Giuliano di Puglia, la Capanna di Francesco e tante altre creazioni uniche e originali.
Accanto alla sala della mostra c’è anche una stanza dove i visitatori, soprattutto le scolaresche, possono rivivere la travolgente atmosfera del Corpus Domini attraverso foto e filmati d’epoca dei Misteri di Di Zinno che sfilano per le strade della città.
Un posto magico dunque dove respirare la tradizione campobassana attraverso tanti particolari pregni di un patrimonio inestimabile e dove ogni anno a fine esposizione si registrano circa 6mila presenze.
La mostra resterà aperta fino al 7 gennaio, dalle 16.00 alle 19.30 nei giorni feriali, mentre nei festivi anche di mattina dalle 10.00 alle 12.30.
SL

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