La Polizia ha chiuso il cerchio sul caso del 14enne che lo scorso 25 novembre è stato ricoverato al pronto soccorso dopo aver assunto una massiccia dose di alcol in via Ferrari a Campobasso.
Gli agenti hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un cittadino pakistano di 42 anni residente in città (H.Z. le sue iniziali), legale rappresentante della kebbeberia della zona dei pub.
È stato lui a somministrato bevande alcoliche, birra per la precisione, al minorenne (art. 689 c.p.), causandogli una intossicazione alcolica.
La denuncia è scaturita a seguito delle serrate indagini espletate dalla Squadra Mobile ed avviate successivamente al grave episodio che ha fatto parecchio rumore in città.
Del resto, il 14enne è finito in coma etilico e se i sanitari del 118 non fossero arrivati in tempo avrebbe rischiato grosso.
La polizia ha ascoltato le testimonianze dell’adolescente e dei suoi amici ricostruendo la ‘serata’ da sballo e riuscendo così a risalire al pakistano. L’attività investigativa ha consentito inoltre di appurare la recidività dell’uomo che, successivamente all’episodio del 25 novembre, è stato sorpreso dai poliziotti a somministrare nuovamente alcolici (birra) ad un altro minorenne.
Pertanto, oltre all’applicazione di una sanzione di 308 euro per la mancata esposizione delle autorizzazioni, gli è stata contestata anche la reiterazione della violazione, punibile con una sanzione da 500 a 2.000 euro, il cui importo verrà determinato dalla Prefettura.
Il rapporto d’indagine è stato trasmesso al Comune di Campobasso che ora applicherà la sanzione accessoria, vale a dire la sospensione della licenza per tre mesi.

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