Nei corrodi di Palazzo San Giorgio la notizia ha iniziato a circolare qualche giorno fa. E come spesso accade, insieme alla notizia sono emersi pure malumori, illazioni, e dubbi. Il capogruppo di Democrazia popolare Francesco Pilone – notoriamente tra i più ‘agguerriti’ che siedono tra i banchi dell’opposizione – è stato assunto a dicembre, con contratto a tempo determinato, presso l’Agenzia regionale post sisma, ente diretto dall’architetto Manuel Brasiello, che si occupa della liquidazione delle imprese che attraverso i Comuni hanno lavorato per la ricostruzione.
«L’ennesimo politico assunto negli enti regionali», la tesi di qualcuno. E in effetti la lista degli inquilini di Palazzo San Giorgio – e dei loro parenti – che lavorano nelle società partecipate della Regione è lunga: il caso che fece più scalpore fu quello del figlio dell’assessore ai Lavori pubblici Pietro Maio, assunto dopo regolare concorso con un contratto di 24 mesi in Protezione civile. Senza dimenticare il consigliere di maggioranza Gianluca Maroncelli, dipendente di Molise Acque, l’assessore alle Attività produttive Salvatore Colagiovanni, anche lui nella pianta organica della Protezione civile, e il fratello del consigliere Carlo Landolfi, assunto presso il Servizio geologico della Regione.
Ma Francesco Pilone ad essere accostato alla cerchia ‘degli amici di’ proprio non ci sta: «Ho una laurea e un master – precisa il civico – ed ho partecipato ad un concorso come un qualunque cittadino della Repubblica italiana, superando una prova scritta e una prova orale.
Non si tratta di una nomina politica o di un assunzione fatta dopo un ‘cambio di casacca’. Sono e resto convintamente un uomo di centrodestra, come la mia storia politica testimonia da 20 anni», tuona Pilone.
«Non capisco come mai abbia fatto tanto scalpore la notizia della mia assunzione. Ho partecipato a maggio scorso al concorso dell’Arps e in virtù del punteggio acquisito dopo aver superato le prove e dei miei titoli sono arrivato quarto nella graduatoria della mia categoria, vale a dire profilo C. A giugno l’agenzia ha assunto i primi 3 in graduatoria, poi a dicembre è stata ampliata la pianta organica e sono rientrato come primo degli esclusi insieme ad altri candidati. Per altro, qualche candidato escluso ha fatto anche l’accesso agli atti per verificare i punteggi della graduatoria, e non è emerso nessun elemento di irregolarità».
Insomma, per il consigliere di opposizione è stato alzato un polverone per nulla: «Il mio lavoro al di fuori di Palazzo San Giorgio non ha nulla a che vedere con la mia attività di consigliere. Attività che continuerà ad essere di controllo – assicura – di proposta e sempre nell’interesse dei cittadini».

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