Paesi e contrade totalmente isolati, collegamenti ormai inesistenti tanto che, in alcune occasioni, neppure i soccorsi (ambulanza e vigili del fuoco) sono riusciti a raggiungere i cittadini. È la fotografia desolante della zona del medio e basso Trigno, in particolare dei comuni di Acquaviva, Palata, Castelmauro, Montemitro, Mafalda, Tavenna, San Felice e Montefalcone.
Un quadro che ieri mattina i sindaci e le associazioni hanno illustrato in tutta la sua criticità al presidente della Provincia di Campobasso Antonio Battista, chiedendo soluzioni al problema, ormai atavico, della viabilità. Del resto, gli amministratori attendono da giugno la firma della convenzione tra Regione e Provincia per lo sblocco dei fondi destinati alla messe in sicurezza delle strade provinciali. In cima alla lista delle emergenze c’è il ponte della strada provinciale 78 che collega Montemitro, Montefalcone nel Sannio e San Felice del Molise ad Acquaviva Collecroc, chiuso per motivi di sicurezza. Il risultato? Gli autobus non riescono a raggiungere i paesi e il 118 della postazione di Castelmauro è costretto a precorrere una strada alternativa, ugualmente dissestata, raddoppiando il tempo di percorrenza. «Quello che queste istituzioni stanno perpetrando ai danni di un territorio e della sua gente è un tentato omicidio», hanno tuonato i cittadini che hanno affollato la sala di Palazzo Magno.
Accanto al numero uno di via Roma il funzionario della Regione Massimo Pillarella, che ha spiegato ai sindaci gli ‘intoppi’ burocratici’ che hanno fatto slittare la firma della convezione. Problemi superati in serata quando, grazie all’aiuto dei tecnici dei due Enti, è finalmente arrivata la fumata bianca. Il protocolla che sancisce il trasferimento di poco meno di 9 milioni di euro da Palazzo Vitale alla Provincia è stato firmato. «Procederemo prima con gli interventi sul ponte della provinciale 78 – ha commentato Battista – e con la sistemazione della SP 163, per un importo dio circa 270mila euro. E poi man mano utilizzeremo le restanti risorse per le altre criticità».

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