Non c’è pace per i Centri per l’impiego. Negli uffici in cui già da un anno il personale è ridotto all’osso (e sulla vicenda si esprimeranno a breve i giudici del Tribunale amministrativo) ieri è scaduto pure il contratto con la società che assicura il funzionamento digitale ed il flusso dati informatizzati del Sistema informativo lavoro del Molise gestito dai Centri per l’impiego in raccordo con l’Agenzia Molise Lavoro e l’assessorato regionale al Lavoro.
Rischiano dunque la paralisi le comunicazioni obbligatorie, il prospetto informativo disabili ed il Cruscotto Garanzia Giovani con danni all’utenza, disservizi e disfunzioni e soprattutto penalizzazioni di varia natura per i disoccupati, i disabili e le fasce d’età tra i 15 e i 29 anni rientranti nel Piano Garanzia Giovani.
Gli stessi operatori si troveranno in difficoltà nel riscontrare le sollecitazioni allo sportello, visto che dovranno organizzare la propria attività con metodologie superate, approssimazioni obbligate e strumenti obsoleti.
La questione era già stata sollevata con un’interrogazione urgente dal consigliere regionale Michele Petraroia lo scorso settembre e di nuovo a dicembre con una nota in cui anticipava la problematica e prospettava ogni utile intervento risolutivo a tutela della salvaguardia dei lavoratori e dei disoccupati, inoccupati, giovani e diversamente abili del Molise.
A partire da oggi dunque «se un disoccupato, un disabile, un cassintegrato, un giovane inserito nel Piano Garanzia Giovani finanziato dall’Unione Europea, un lavoratore in mobilità, un inoccupato o una qualsiasi persona che si recherà in Molise ad un qualsiasi sportello dei Centri per l’impiego non potrà iscriversi al collocamento, non potrà farsi attestare lo stato di disoccupazione per accedere alle prestazioni Inps, alla Naspi o al Reddito di inclusione sociale, non potrà accedere ad informazioni che lo riguardano, non potrà essere avviato al lavoro nel collocamento obbligatorio e resterà privo di qualsiasi risposta – scrive in una nota il consigliere regionale Michele Petraroia che aggiunge –
il blocco delle attività di servizio nasce dalla scadenza del contratto con la società che gestisce il flusso dati per via telematica e dal fatto che è ancora in itinere la procedura per l’appalto del Sil Molise ovvero il Servizio informativo lavoro che metterà a sistema la gestione delle banche dati dei Centri per l’impiego, dell’Inps, delle anagrafiche degli altri enti e soggetti pubblici e privati coinvolti.
Con un intervento straordinario la Regione Molise può individuare di concerto con il Ministero del Lavoro, con l’Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro) e con l’Agenzia Molise Lavoro, una soluzione transitoria tesa a garantire la continuità del delicatissimo servizio erogato a decine di migliaia di disoccupati, giovani, inoccupati e lavoratori molisani, che non meritano di aggiungere al danno di non avere un lavoro stabile anche la beffa di non potersi iscrivere o reiscrivere al collocamento per fare una qualsiasi domanda di sostegno al reddito per la Naspi, la mobilità, il Reddito di inclusione, una borsa lavoro o altro.
Chi è in una condizione di disagio e di sofferenza – conclude Petraroia – non può aggiungere ai propri problemi di mancanza del necessario per vivere anche le difficoltà imputabili alla Regione Molise che con i propri ritardi amministrativi e le proprie insensibilità non garantire nemmeno l’ordinario funzionamento dei Centri per l’impiego».

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