Non si è tirata indietro, nonostante la caviglia infortunata, Giovanna Mezzogiorno, attrice e madrina d’eccezione dell’evento che si è tenuto ieri mattina, nell’aula magna dell’Ateneo dell’Unimol di Campobasso, nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata internazionale della Donna.
L’iniziativa dal titolo “Tutti insieme per il rispetto, noi ci siamo” è stata un’occasione per riflettere e discutere insieme sulle problematiche che ostacolano il diritto di accesso al lavoro delle donne e sulle diverse forme di discriminazione che ne limitano la loro dignità. All’ingresso presenti anche il camper con gli agenti della Polizia di Stato impegnati nella distribuzione del segnalibro contro la violenza di genere sul quale sono riportate le istruzioni per l’utilizzo dell’app ‘YouPol’, strumento di segnalazione di abusi e violenze.
Ad aprire i lavori in un’aula magna gremita di giovani studenti e autorità politiche ed istituzionali, la consigliera di Parità della Regione Molise Giuseppina Cennamo. A moderare l’incontro la presidente dell’Ordine dei Giornalisti Pina Petta. Presente anche il rettore dell’Università degli studi del Molise Gianmaria Palmieri.
La giornata ha visto anche gli interventi delle autorità locali tra cui il vice sindaco Bibiana Chierchia, la presidente della Corte d’Appello di Campobasso Rossana Iesulauro, il questore di Campobasso Mario Antonino Caggegi e il primo cittadino Antonio Battista.
La figura della donna è stata celebrata anche attraverso due piacevoli momenti musicali a cura della soprano Laura Di Rito, che si è esibita con la canzone “Quello che le donne non dicono” e del pianista Antonio Colasurdo con l’esecuzione del brano “Per Elisa”.
«Ringrazio i presenti, le istituzioni e gli studenti, ma soprattutto Giovanna Mezzogiorno, attrice, madre premurosa e amica – ha commentato la consigliera Cennamo – che nonostante l’infortunio subìto nei giorni scorsi ha voluto comunque partecipare a questa importante giornata rivolta a tutti, alle donne ma soprattutto agli uomini, affinché recepiscano il messaggio sul rispetto per le donne. Far finta di niente di fronte a fenomeni di violenza significa essere complici. I dati Istat relativi al triennio 2013-2016 sono allarmanti. Sono 8.816.000 le donne che hanno subìto molestie, 3.018.000 in ambito lavorativo. In Molise il dato è del 10%. Dobbiamo aiutare a far emergere la problematica e arginare il fenomeno attraverso strumenti quali l’informazione e la prevenzione. Solo con il rispetto possiamo debellare le disuguaglianze».
Sul palco anche il sindaco di Campobasso Antonio Battista che ha ripercorso le numerose iniziative portate avanti dall’Amministrazione per la valorizzazione della figura femminile come «l’inserimento nello Statuto del Comune di Campobasso della Consulta Femminile e delle Pari Opportunità, i diversi progetti avviati nelle scuole per inculcare il rispetto delle donne, il recital interpretato da Paola Gassman che ha percorso un viaggio emozionante e poetico nella dimensione della donna, la rassegna ‘Parole che uccidono’» e tante altre tra cui l’ultima delle iniziative messe in campo, ossia l’intitolazione all’8marzo del parco nel quartiere Cep.
A chiudere i lavori l’intervento dell’ospite d’eccezione, l’attrice Giovanna Mezzogiorno, che ha analizzato la situazione della donna nell’ambito dello spettacolo, dal caso Weinstein , agli abusi denunciati in Italia, fino ad ampliare il discorso sulle forme di violenza e di molestie in tutti gli ambiti lavorativi.
«Le disuguaglianze sui posti di lavoro mettono tutte le donne a rischio di violenza – ha dichiarato la Mezzogiorno – perché vengono sottoposte sempre ad un implicito ricatto.
Oggi non siamo più vittime di un sistema ma abbiamo la forza per smascherare e ribaltare quel sistema. Oggi, noi, non abbiamo più paura».
SL

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