La vetrata della porta di ingresso completamente in frantumi. All’interno il fumo e le fiamme hanno pesantemente danneggiato il gabbiotto in legno nell’androne, e solo per un caso fortuito non ci sono stati feriti. Forse un gesto intimidatorio quello compiuto all’alba di ieri nella sede dell’Istituto autonomo delle case popolari di Campobasso da ignoti che hanno lanciato una bottiglia incendiaria. Ad allertare Polizia e Vigili del Fuoco è stata l’addetta delle pulizie che al momento dell’esplosione era al lavoro ai piani superiori della palazzina di via Montegrappa. Gli agenti di via Tiberio, giunti sul posto, hanno trovato all’interno l’ordigno, immediatamente sequestrato per i rilievi del caso. Gli uomini del 115 sono riusciti in poco tempo a domare le fiamme, evitando così ulteriori danni alla struttura e agli edifici adiacenti.
Sul caso sta indagando la Digos che ha ascoltato a lungo la dipendente sotto shock, ma per fortuna illesa. Nel pomeriggio sono proseguiti i controlli

nella zona: gli agenti hanno parlato con i tanti residenti che al momento dell’esplosione hanno abbandonato le loro case e sono scesi in strada, ma nessuno sembra aver visto nulla. Qualche elemento utile alle indagini potrebbe emergere dai filmati delle telecamere di videosorveglianza, che però sono installate all’interno della sede e dunque non offrono una panoramica dell’ingresso o della strada.
Ascoltati in questura anche i dipendenti e i funzionari dello Iacp per tentare di capire chi avrebbe potuto compiere un gesto simile. Al momento tutte le piste sono aperte. Certo è che da anni l’istituto è costretto a fare i conti con il problema della morosità. Tantissimi gli inquilini che non riescono a pagare il canone di affitto, molti dei quali già raggiunti da un provvedimento di sfratto. E poi ci sono le famiglie che sono state costrette a lasciare le abitazioni, e quelle che invece attendono da tempo l’assegnazione di un alloggio. Insomma, una situazione alquanto complicata, tanto che in passato diversi funzionari hanno subìto della minacce, puntualmente segnalate alle forze dell’ordine.
Gli inquirenti stanno comunque valutando tutte le ipotesi, dal gesto intimidatorio o vendicativo, fino al semplice atto di vandalismo.

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