Le note dell’Inno di Mameli. In platea, oltre alle autorità civili e militari, gli studenti delle scuole, «che rappresentano il futuro e sui quali riponiamo le speranze per una società migliore che, mi auguro, farà della legalità la propria bandiera». Questa la cornice del 166esimo anniversario della Polizia di Stato, celebrato ieri mattina al Teatro Savoia di Campobasso.
Dopo la lettura dei messaggi istituzionali è toccato al questore Mario Cageggi tracciare un bilancio dell’attività svolta dalla Polizia da quando è salito al vertice di via Tiberio, circa sei mesi fa. Nel corso del suo intervento ha ricordato anche Pinuccio La Vigna, il vigile del fuoco di Cercepiccola morto venerdì scorso durante un incendio a San Donato Milanese. Poi l’analisi dell’attività operativa, «che ha visto tutte le articolazioni della questura e le specialità in prima linea. Di particolare evidenza le operazioni portate a termine dalla squadra mobile, principalmente deputata allo svolgimento dell’attività investigativa e quelle del commissariato di pubblica sicurezza di Termoli». Caggegi si è soffermato anche sul lavoro svolto dalla Digos «che grazie alla puntuale attività informativa ha consentito, di gestire delicati servizi di ordine pubblico. E poi la delicata attività di monitoraggio antiterrorismo degli ambienti che ospitano immigrati, al fine di intercettare radicalizzazioni e prevenire atti criminali. Solo per dare un’idea dei servizi di ordine pubblico disposti dal mio ufficio di gabinetto cito le 1702 ordinanze emanate nell’anno preso in esame e tutta la complessa attività svolta per adeguare detti servizi alle direttive del dipartimento di pubblica sicurezza al fine di prevenire azioni terroristiche.
Si evidenzia, inoltre, l’impegno profuso dall’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico che, oltre ad assicurare alla giustizia gli autori di furti, scippi, truffe, azioni di bullismo, violenze varie, ha svolto, anche, un’intensa attività preventiva, mediante un controllo del territorio, coerente al piano coordinato con le altre forze dell’ordine. Non sappiamo, ne’ sapremo mai, quanti crimini sono stati impediti e soprattutto quali conseguenze sono state evitate. Una cosa, però è certa: per tanti reati si è registrata una diminuzione rispetto al periodo precedente. Infatti, in base all’analisi effettuata dalla divisione anticrimine, nel periodo che va dal 1° marzo 2017 al 28 febbraio 2018 il trend dei reati registrati in provincia è diminuito rispetto allo stesso periodo precedente. In particolare si è registrata una flessione dell’andamento dei reati predatori specie dei furti complessivi, con leggero aumento dei furti nelle abitazioni. ed una leggera diminuzione dei furti di autovetture».
Sul rischio infiltrazioni malavitose dalle regioni limitrofe, il questore non ha dubbi: «La Procura della Repubblica, la Polizia e tutte le altre forze dell’ordine ci sono. Siamo vigili per evitare che le infiltrazioni, di cui ci sono stati dei segnali nel recente passato, possano attecchire. Siamo pronti a bloccare ogni tentativo». A margine della cerimonia la premiazione degli agenti che si sono distinti nella loro attività, quest’anno con una piccola novità. Il questore ed il prefetto hanno infatti consegnato due pergamene ad altrettanti cittadini che si sono distinti per comportamenti virtuosi e collaborativi con la Polizia: a Isabella Di Marzo, la studentessa campobassana che ha sventato un tentativo di suicidio di una sua coetanea siciliana grazie ad una tempestiva segnalazione, e a Piero Aurisano, intervenuto in soccorso di un’anziana scippata e riuscendo a far arrestare il malvivente.

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