Sarà fissato nelle prossime ore l’interrogatorio di garanzia per l’infermiera 43enne che nella notte tra giovedì e venerdì ha investito un’anziana che stava attraversando sulle strisce pedonali in via Garibaldi lasciandola sull’asfalto in fin di vita. Un episodio che ha turbato molto l’opinione pubblica lasciando l’intera città senza parole. La donna infatti, pur accorgendosi dell’incidente, ha ingranato la retromarcia ed è fuggita via. Una sequenza di immagini scioccati, diffusa ieri dalla Tgr Molise. La 43enne, alla guida di una Fiat 16, dopo aver trascinato l’87enne per un centinaio di metri, scende dall’auto con il telefono cellulare in mano. Poi fa il giro dell’auto, vede la donna agonizzante a terra sotto il paraurti, ma torna indietro, si rimette alla guida e scappa. Immagini inequivocabili, analizzate poco dopo dalla Squadra Volante e dalla Stradale che grazie a quei filmati sono riusciti ad identificare l’auto e risalire alla proprietaria. Nel cuore della notte hanno bussato alla sua porta e l’hanno condotta in questura. In via Tiberio la donna è risultata positiva all’alcol test: valori superiori quasi più del doppio al limite consentito dalla legge. Sono così scattate le manette con le pesanti accuse di lesioni personali stradali gravissime, omissione di soccorso, guida in stato di ebbrezza e fuga. La 43enne è attualmente rinchiusa nel carcere femminile di Benevento, in attesa di essere ascoltata dal giudice. Con molta probabilità l’Arsem disporrà la sua sospensione dal servizio. Intanto l’anziana è ricoverata in prognosi riservata all’ospedale Cardarelli. Le sue condizioni sono molto serie.

Un Commento

  1. Michele Rocco scrive:

    Fa specie che il fatto sia avvenuto a Campobasso, in Molise, dove un pò è come se ci conoscessimo tutti. Purtroppo la società moderna, che ci offre una vita agiata, ci pone nella condizione dell’irrinunciabilità di un certo stile di vita. Non desidereremmo mai essere coinvolti in fatti del genere. Però a volte succede. Non so come spiegare altrimenti un comportamento simile, del quale, visti i fatti, pare, che ne restiamo influenzati anche noi “brava gente”.

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