È stata rimessa in libertà l’infermiera di 43anni che giovedì notte ha investito un’anziana lungo via Garibaldi. Il giorno dopo per lei erano scattate le manette – con l’accusa di guida in stato d’ebbrezza, lesioni stradali gravissime, omissione di soccorso e fuga – ed era stata trasferita nel carcere femminile di Benevento, dove ieri mattina si è tenuto l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Enrico Di Dedda. La donna, assistita dall’avvocato del foro di Campobasso Maria Assunta Baranello, ha risposto a tutte le domande del giudice, e si è detta «sconvolta per quanto accaduto». La donna infatti non si è accorta di aver investito un pedone, ma era convinta di aver preso una buca. Ha anche ammesso di aver bevuto alcolici poco prima in un locale in compagnia di alcune amiche, come dimostrato dall’alcoltest a cui i poliziotti l’hanno sottoposta qualche ora dopo l’incidente nella questura di via Tiberio.
Il pm Nicola D’Angelo ha chiesto la convalida della misura cautelare, ma il giudice ha accolto la tesi del legale difensore che ha evidenziato come nel caso dell’arresto della sua assistita, «non sussistessero i requisiti di flagranza o quasi flagranza. Inoltre non c’era alcun rischio di reiterazione di reato».
In sostanza l’arresto è avvenuto diverse ore dopo l’incidente e l’attività di indagine della Polizia. Per queste ragioni la donna è stata rimessa in libertà. Soddisfazione per l’esito dell’udienza è stata espressa dall’avvocato Maria Assunta Baranello che ora attenderà la conclusione delle indagini preliminari e l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio per elaborare la strategia difensiva.
Intanto sono stazionarie le condizioni dell’87enne che dopo aver subito un delicato intervento chirurgico è ancora ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cardarelli.

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