Un atto sposato in maniera unanime. Da ieri l’aula consiliare della Provincia di Campobasso porterà il nome di Antonio Carlone, ex sindaco di Campochiaro e inquilino di Palazzo Magno prematuramente scomparso. La proposta è stata condivisa da tutti i consiglieri, in particolar modo dal numero uno dell’Ente di via Roma Antonio Battista. «Amministratore di rara sensibilità le parole di Battista all’indomani della tragica scomparsa – leale e sempre costruttivo. Per me è stato un onore averlo conosciuto ed aver potuto collaborare con lui».
Scese in politica per la prima volta nel 2003, candidandosi a sindaco di Campochiaro e perse le elezioni contro Giuseppe Corvo, quest’ultimo lo volle immediatamente nella sua squadra, perché anche se giovane, aveva visto in lui la stoffa del buono ed onesto amministratore, leale e generoso, attaccato alle sue radici e agli interessi della sua zona. Nella tornata elettorale successiva, nel 2009, infatti, fu vicesindaco per un breve periodo proprio con Corvo, per prenderne poi il testimone dopo che questi rassegnò le dimissioni l’anno successivo. Carlone vinse sia le elezioni del 2011 sia quelle del 2016 alle quali fu riconfermato con la lista civica “Tradizione e futuro” in modo plebiscitario, a testimonianza dell’affetto e della stima da parte dei suoi concittadini e non solo. Tre anni fa si è battuto energicamente per difendere il proprio territorio dalle speculazioni delle centrali a biomasse, riuscendo con le altre amministrazione dell’area a vincere quella battaglia. Nel 2016 la corsa allo scranno più alto di Palazzo Magno e l’ingresso in consiglio tra i banchi dell’opposizione.

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