Le segnalazioni e le lamentele dei residenti di via Ferrari ormai non si contano neanche più. Schiamazzi notturni, strada disseminata di bottiglie e bicchieri e, in qualche caso, anche risse causate dall’abusi di alcol. Insomma una situazione di esasperazione che ha spinto i residenti ad ‘unirsi’ e a presentare un esposto in Procura. E così anche il Comune di Campobasso è corso ai ripari e lo ha fatto con un’ordinanza a firma del primo cittadino Antonio Battista. Il provvedimento dello scorso 13 giungo, «in materia di sicurezza urbana per i pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande ubicati in via Ferrari a Campobasso», prevede la sospensione delle aperture dei locali per tutto il 2018, ad eccezione delle attività di ristorazione. Insomma, Palazzo San Giorgio adotta il pugno duro, in attesa «dell’elaborazione di una programmazione generale delle aperture dei pubblici esercizi nelle zone del territorio». L’ordinanza sindacale, recepita anche dall’Asec Confesercenti di Campobasso, nasce dall’esigenza di intervenire con misure straordinarie per evitare la prosecuzione di situazioni di emergenza per l’ordine e la sicurezza pubblica. In passato sono stati presentati diverse esposti, per cui il prefetto evidenziando i gravi disagi dei residenti di via Ferrari, esposti a ripetuti episodi di turbativa della quiete pubblica conseguente all’eccessivo volume degli impianti sonori in dotazione agli esercizi già presenti, nonché agli schiamazzi riconducibili agli avventori che stazionano in prossimità dei luoghi di ritrovo dalle prime ore del mattino impedendo, in alcuni casi anche il passaggio di eventuali mezzi di soccorso.
Ma ci sono regole stringenti e limitazioni anche per i titolari delle attività già presenti in via Ferrari: l’ordinanza vieta anche ai gestori e titolari degli esercizi presenti di produrre musica o altri suoni amplificati, tali da arrecare disturbo. Nel contempo i titolari dei pub sono tenuti alla vigilanza all’esterno dei locali e sulle aree in concessione temporanea e stagionale per i cosiddetti “dehors” affinché non vengano posti in essere comportamenti tali da arrecare disturbo alla tranquillità delle persone residenti e non.
Sempre gli stessi titolari o gestori sono obbligati a da mantenere liberi gli accessi da ogni ingombro e rifiuto inerente l’attività svolta e collocare durante l’orario di apertura appositi contenitori di raccolta provvedendo anche allo svuotamento all’atto di chiusura secondo la normativa vigente.
Insomma, in via Ferrari, è proprio il caso di dirlo, la musica cambia.

Un Commento

  1. Carlotta Scognamiglio scrive:

    Habemus papam! Dopo proteste, degrado, riduzione della zona ad area da terzo mondo, l’amministrazione si è data una mossa. Che non sia uno specchietto per le allodole e qualcosa che dura da Natale a Santo Stefano!

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