L’apertura del nuovo distributore di ‘Cannabis light’ in via Scardocchia (in piena zona licei) ha animato il dibattito cittadino per settimane e ieri l’argomento è finito anche sotto la lente dell’assise civica. Ad accendere i riflettori sono stati i consiglieri di maggioranza Molinari Maroncelli, Bucci, Di Rienzo, Sanginario, Landolfi, D’Elia, Viola, Libertucci e Montanaro che hanno presentato un ordine del giorno per regolamentare l’apertura dei punti vendita dalla marijuana light.
Parliamo della sostanza con una percentuale di THC, il noto tetraidrocannabinolo dagli effetti psicotropi, che non supera la soglia oltre la quale il suo consumo diventa illegale in Italia, cioè lo 0,6% del totale. Tutto ciò che contiene THC in quantità inferiori allo 0,6% può essere dunque regolarmente venduto nei negozi.Bisogna sottolineare però che non ha niente a che vedere con la cannabis terapeutica e che quindi non viene utilizzata a scopo curativo ma possiede comunque effetti rilassanti.
Secondo i consiglieri di maggioranza l’apertura di queste tipologie di negozi andrebbe evitata nei cosiddetti punti sensibili, dunque vicino le scuole. La ‘ratio’, per intenderci, è la stessa che ha mosso l‘amministrazione – il sindaco, nello specifico – ad emanare le ordinanze antislot. L’odg è passato con 13 voti a favori (compresi quelli dell’opposizione pentastellata), due invece i voti contrari e due astensioni. Ad ogni modo, l’atto non ha valore retroattivo e dunque il distributore di via Scardocchia potrà aprire. «Ma interverrò con una ordinanza – ha assicurato il sindaco – per regolamentare le nuove aperture e fare in modo che i negozi non sorgano nelle vicinanze delle scuole e rispettino certi orari». Un provvedimento che, al pari delle ordinanze antislot, potrebbe andare incontro a dei ricorsi da parte dei titolari delle attività, «ma è importante – ha concluso Battista – dare un segnale forte alla città».

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