Il puzzle è quasi completo e la situazione delle scuole cittadine sta finalmente emergendo nella sua interezza. Ieri mattina infatti l’equipe di esperti dell’Unimol, guidata dal professor Carlo Callari, ha consegnato la relazione di vulnerabilità sismica della scuola materna di via De Gasperi. Ora all’appello mancano solo la materna di via Jezza e di via Tiberio, la Francesco D’Ovidio di piazza della Repubblica e la primaria di via Gramsci, 4 delle 11 scuole che gli ingeneri Unimol devono ancora passare ai ‘raggi X’ come stabilito dalla convenzione sottoscritta con Palazzo San Giorgio. Sul ‘verdetto’ le bocche sono rigorosamente cucite, ma nelle prossime ore gli esiti della relazione verranno studiati ed esaminati dai tecnici comunali. Quello che per ora è certo è che la scuola di via De Gasperi ha un valore diverso rispetto gli altri istituti esaminati fin ora: la struttura è stata infatti progettata da Enrico Mandolesi, l’ingegnere romano che ha messo la sua firma anche sul Mercato coperto, sul palazzo ex Ina di corso Bucci e sul quartiere Cep. La scuola, che ai tempi della sua realizzazione ricevette numerosi premi, è dunque una ‘sorvegliata speciale’ del Ministero dei Beni culturali. Un edificio annoverato come esempio di architettura innovativa e dall’importante valore storico. «Per questa scuola dunque – si è limitato a commentare il professore Carlo Callari – io sconsiglierei l’abbattimento, raccomandando invece un serio intervento di miglioramento sismico nel rispetto della visione originaria del Mandolesi». Insomma, un discorso analogo a quello fatto per la scuola di via Roma, che nonostante le criticità messe in luce nella relazione, l’Unimol ha consigliato di recuperare.

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