Guerra tra Comune e Seac, la prima battaglia la vince la società guidata da Costantino Potena. «Il Tar Molise ha infatti sanzionato duramente l’operato del Comune di Campobasso e della Regione Molise – evidenziano dalla Seac – per i tagli drastici operati al servizio pubblico locale di trasporto del Comune di Campobasso che tanto hanno penalizzato la cittadinanza del capoluogo.
La Seac, attuale gestore del servizio di traporto locale, è stata costretta a rivolgersi al giudice amministrativo per veder dichiarata l’illegittimità dei tagli imposti e di tutte le procedure di gara ostinatamente portate avanti dall’Amministrazione comunale di Campobasso su cui già il Tar aveva avuto modo di sollevare pesanti dubbi.
Nella corposa sentenza emessa (relativa al ricorso sul bando ‘ponte’ discusso lo scorso 11 giungo) il giudice ha rilevato che invece di ricorrere allo strumento della proroga tecnica al gestore uscente, legittimamente ammessa dalla vigente normativa, il Comune di Campobasso si è avventurato nel bandire numerose procedure puntualmente sanzionate dal Tar e oggi definitivamente annullate.
Il Tar Molise ha dichiarato che le procedure adottate non rispondono alle disposizione contenute nei codici degli appalti d. lgs. 50/2016 e soprattutto risulta adottato da un organo incompetente dovendo tali radicali cambiamenti del servizio pubblici essere approvati dal Consiglio Comunale.
La sentenza interviene ad un solo giorno dalla scadenza del termine di presentazione delle offerte della ennesima procedura di gara indetta per soli sette mesi in attesa di un bando di gara europeo che ancora non vede la luce».
La sentenza ha statuito “che la Regione Molise avendo competenze amministrative molteplici in materia di TPU, non è estranea alle questioni oggetto del contenzioso, anche se è vero che la contestata decisione del Comune di Campobasso di decurtare il contributo chilometrico per il TPU non è strettamente riconducibile alla sopravvenuta L.R. 30.1.2017 n. 2 (legge regionale di stabilità 2017) che ha ridotto del 25% il contributo TPU per il 2017 e del 30% per il 2018, né alla successiva L.R. n. 7/2017 che ha portato la riduzione al 10%. La Regione non può restare indifferente ed estranea al fatto che il Comune di Campobasso, con gli atti impugnati, riduca drasticamente il servizio pubblico e rinunci al piano intercomunale di area vasta…… All’esito di questo giudizio, anche la Regione dovrà plausibilmente adottare provvedimenti intesi a rendere compatibili le sopravvenienze normative con la programmazione regionale dei servizi di trasporto pubblico urbano e di area vasta, nonché a rendere meno ardua e problematica la transizione del Comune di Campobasso verso la nuova gestione dei servizi”.
Per quanto concerne il Comune di Campobasso si legge in sentenza: “ tutti gli atti deliberativi di Giunta comunale che riprogrammano il servizio di TPU a Campobasso, riducendo percorrenze e contribuzione, sono viziati da incompetenza”. L’interesse della società ricorrente ad ottenere l’ annullamento risiede nel fatto che la stessa può ancora aspirare ad ottenere una proroga della convenzione, fino al N. 00039/2017 REG.RIC. momento della definitiva concessione del servizio pubblico con le procedure dell’evidenza pubblica. L’affidamento provvisorio del servizio per un mese, se da un lato sembra favorire l’affidatario, di fatto costituisce un ostacolo alla proroga della convenzione e incide negativamente sull’organizzazione e sui costi del servizio…. Sono, altresì, ammissibili e fondati i detti motivi aggiunti n. 7, nella parte in cui impugnano la deliberazione di Giunta comunale n. 81 del 17/04/2018 e gli atti connessi, aventi ad oggetto “indagine di mercato per l’individuazione di operatori da invitare alla procedura negoziata per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale per la città di Campobasso per il periodo transitorio dal 1 giugno 2018 al 31 dicembre 2018”. Si tratta di un’indagine di mercato per l’individuazione di operatori da invitare alla procedura negoziata per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale per la città di Campobasso, per il periodo transitorio dal N. 00039/2017 REG.RIC. 1° giugno 2018 al 31 dicembre 2018. Trattandosi di un appalto per la concessione di servizio pubblico, la modalità della procedura negoziata non appare coerente con le previsioni del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 50/2016) ma quel che qui rileva è, ancora una volta, l’assenza di una deliberazione del Consiglio comunale, unico organo di indirizzo politico competente in materia di affidamento di servizi pubblici (ex art. 42 del T.u.e.l. – D.Lgs. n. 267/2000), di talché la delibera di Giunta comunale è da ritenersi viziata da incompetenza, la qual cosa costituisce profilo assorbente, ai fini della declaratoria d’illegittimità del provvedimento”.

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