La sentenza del Tar che ha dato ragione alla Seac annullando il bando ponte del Comune ha provocato inevitabilmente la reazione della minoranza di Palazzo San Giorgio. A puntare il dito contro l’amministrazione Battista è il capogruppo del Movimento 5 Stelle Roberto Gravina che in una dura nota ripercorre tutte le tappe della vicenda relativa all’affidamento del servizio. «Riassumere in poche righe la questione del Trasporto pubblico a Campobasso è praticamente impossibile. Prima ancora di vincere le elezioni – ricorda il grillino – il candidato Battista assicurava che avrebbe lavorato per affidare il trasporto pubblico mediante bando.
Battista le elezioni le ha vinte e dal 2015, con forza, abbiamo iniziato a porre la questione, dapprima coordinando i lavori nella competente commissione mobilità e successivamente con appositi atti discussi in Consiglio comunale , 3 solo nel 2016.
E alla fine del 2016, il sindaco nomina addirittura un assessore alla mobilità, Francesco De Bernardo, portando la giunta a 9 assessori. Dapprima si parlava di costruire, in coordinamento con la regione Molise, un sistema di Trasporto pubblico locale integrato con i comuni limitrofi della regione, al fine di ottimizzare i costi; poi, fallita questa possibilità, si è perso ancora tempo prezioso per arrivare a bandire la gara per l’affidamento del servizio.
La scusa – risibile – era legata al fatto che la regione non aveva ancora messo a sistema le erogazioni dei rimborsi chilometrici e quindi il comune di Campobasso non avrebbe avuto la possibilità di andare a gara perché la spesa non avrebbe avuto una copertura certa.
Nel frattempo, la regione stabilisce dei tagli ai chilometri cittadini e stabilisce l’obbligo per le amministrazioni locali, al fine dell’erogazione dei contributi, di andare a gara; in sostanza, smentendo il comune di Campobasso, ancora fermo al palo. Nel mese di novembre del 2017, con un assessore dedicato alla mobilità, nominato da un anno, la giunta comunale approva lo schema di capitolato per la gara volta all’affidamento del servizio. Inizia un calvario amministrativo fatto di atti cervellotici, frutto anche di questioni tecniche sollevate da Seac – l’attuale gestore del servizio da oltre 50 anni sulla base di un rapporto privatistico – e da altri soggetti privati interessati alla gara da quasi 27milioni di euro che il comune, successivamente, sospende in attesa di chiarire alcuni aspetti legati alla flotta di proprietà pubblica rispetto a quella di proprietà della Seac. In tutto questo marasma, l’unica certezza è che la gara ponte di affidamento del servizio è stata annullata; quella per l’affidamento del servizio è ferma, il taglio dei chilometri è operativo ed il comune di Campobasso rischia grosso in ordine alla possibilità di garantire il servizio. Ma in ordine alla questione mobilità cittadina, l’assessore De Bernardo, di cose sospese ne ha collezionate ancora tante : Z.T.L., Terminal bus, gestione parcheggi centro storico, gestione parcheggi Aj Mobilità, segnaletica orizzontale e verticale… per non parlare di strade e marciapiedi e di barriere architettoniche, i cui lavori inizieranno giusto in tempo per la campagna elettorale del 2019.
Ma qui entra in gioco anche un altro campione di buona amministrazione: l’assessore Maio!».

Un Commento

  1. Che tristezza! Un servizio d’altri tempi….. ancora lì! I cittadini campobassani non possono disporre di un servizio di trasporto moderno sia in termini quantitativi che qualitativi. In questa vicenda non ci sono vincitori ma solo vinti tra cui sicuramente gli utenti del trasporto pubblico. I princìpi legittimi della concorrenza per stimolare i gestori verso livello di servizio più elevati hanno avuto la peggio sui princìpi di regime monopolistico che non hanno alcun interesse a che si modifichi qualcosa. Certo, le procedure vanno pensate e condotte bene, però non si può sempre negare che ci siano la “customer satisfaction”, la “carta della mobilità”, il “numero verde” per i clienti, un servizio meglio progettato per l’utenza, sviluppo delle nuove tecnologie…… Un servizio d’altri tempi ancora lì…, che tristezza!

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