Nessuna diretta streaming. Problemi tecnici hanno fatto saltare il primo Consiglio online nonostante gli annunci del presidente Durante che proprio giovedì aveva presentato alla stampa il nuovo sistema audiovideo dell’aula. Ci riproveranno lunedì in seconda convocazione. Al di là dell’intoppo tecnico, nella seduta di ieri un altro tema ‘scottante’ ha tenuto banco: la mancanza del certificato antincendio all’istituto Petrone. Il timore dei genitori e dei consiglieri del gruppi civico – che hanno presentato due distinte interrogazioni, una a firma di Francesco Pilone, l’altra a firma di Marialaura Cancellario, Carla Fasolino e Alberto Tramontano – è che la scuola non possa riaprire il 10 settembre.
L’amministrazione Battista è infatti dovuta correre ai ripari dopo l’allarme lanciato dai Vigili del fuoco (messo nero su bianco in un verbale) e ha stanziato circa 600mila euro per adeguare tre istituti cittadini – tra cui appunto quello di via Alfieri – che non rispondono ai criteri di sicurezza fissati dalla normativa nazionale. Non sarebbero stati sufficienti, infatti, gli 800mila euro erogati dalla Regione alla squadra guidata dall’ex sindaco Di Bartolomeo per mettere in regola i sistemi antincendio delle scuole.
Il sindaco ha fornito rassicurazioni in aula, garantendo la riapertura della scuola media di Vazzieri per l’inizio dell’attività didattica. «C’erano dei lavori che sono stati eseguiti male o che non sono stati eseguiti e finalizzati ad ottenere la scia – ha spiegato al Consiglio – ossia la segnalazione certificata di inizio attività ai fini antincendio. Inoltre c’è stato un mancato controllo sulla corretta esecuzione degli da parte del direttore dei lavori». Ma ora «abbiamo stanziato 600mila euro per l’antincendio in tre scuole e siamo sicuri di poter rispettare i tempi, di poter garantire la sicurezza». E possibile inoltre che i Vigili concedano una ulteriore e ultima proroga alla scadenza fissata al 10 settembre di altri sei mesi. «I tempi dei lavori non dovranno confliggere con le attività didattiche – ha evidenziato il sindaco – alcuni di questi si svolgeranno fuori dall’orario delle lezioni».
L’amministrazione ha inoltre inviato tutto il carteggio alla Regione e alla Corte dei Con ti per accertare eventuali responsabilità sulla mancata vigilanza.
«Ma a vigilare doveva essere il Comune – ha tuonato il Aula Francesco Pilone -, del resto il direttore dei lavori è sotto il controllo dell’amministrazione e degli uffici preposti». Secondo l’esponente dei civici inoltre Palazzo San Giorgio si è svegliato troppo tardi: «Al di là delle proroghe concesse in questi anni – l’accusa – come mai si sono accorti solo adesso delle condizioni precarie delle scuole in materia di antincendio? Di fatto gli istituti in questi anni sono stati aperti senza rispondere ai criteri di sicurezza, e per fortuna non è accaduto nulla». Dubbi infine, anche sulla data di riapertura: «Slitterà sicuramente – ha detto – e dovremmo chiedere un’altra proroga».

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