Il sisma del basso Molise ha inevitabilmente riacceso i riflettori sullo stato delle scuole della regione, comprese quelle di Campobasso. Un tema affrontato martedì dalla Commissione Lavori pubblici di Palazzo San Giorgio. Durante i lavori sono emerse diverse novità non solo sulla sicurezza dei plessi, ma anche sulle certificazioni antincendio. In primo luogo la prossima settimana i tecnici avvieranno le verifiche nelle scuole di competenza comunale, asili nido, elementari e medie. A Campobasso la scossa del 16 agosto è stata avvertita in maniera molto lieve e lo sciame sismico che sta ancora interessando l’area tra Montecilfone, Guglionesi e Larino non ha provocato danni. Ad ogni modo, per garantire il 13 settembre la riapertura degli istituti in sicurezza, il Comune ha programmato una serie di verifiche precauzionali, in particolar modo sulla tenuta dei solai.
Sul fronte delle certificazioni antincendio all’istituto Petrone il Comune sembrerebbe intenzionato a chiedere una proroga. L’amministrazione Battista è infatti dovuta correre ai ripari dopo l’allarme lanciato dai Vigili del fuoco (messo nero su bianco in un verbale) e ha stanziato circa 600mila euro per adeguare tre istituti cittadini – tra cui appunto quello di via Alfieri – che non rispondono ai criteri di sicurezza fissati dalla normativa nazionale. Non sarebbero stati sufficienti, infatti, gli 800mila euro erogati dalla Regione alla squadra guidata dall’ex sindaco Di Bartolomeo per mettere in regola i sistemi antincendio delle scuole.
Ma i tempi per effettuare i lavori e consentire così di ottenere la scia, la segnalazione certificata di inizio attività ai fini antincendio, si sono allungati. È dunque probabile che i Vigili concedano una ulteriore e ultima proroga alla scadenza fissata al 10 settembre di altri sei mesi.
Ad ogni modo gli interventi non dovrebbero configgere con l’attività didattica e verranno eseguiti nelle ore pomeridiane.
Altra novità emersa in Sala Mancini riguarda la scuola di via Leopardi. I lavori di adeguamento sismico e di efficientamento energetico sul corpo B sono terminati e finalmente le 18 classi, dislocate negli ultimi due anni tra il Liceo Manzù, la Petrone e l’Unimol, potranno tornare tra i loro banchi. Ma il Comune sembra orientato ad intervenire anche sul corpo A della Don Milani, quello che è stato escluso dai lavori e ‘staccato’ dalla struttura adeguata simicamente. L’intenzione che è emersa in commissione, ma che deve ancora trovare conferma, è quella dell’abbattimento. Intervento, questo, che richiede una spesa abbastanza cospicua e che potrebbe essere rinviato all’anno prossimo.

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