All’appello mancano solo tre degli undici istituti inseriti nella convezione tra il Comune di Campobasso e l’Ateneo molisano. Ieri infatti l’equipe di ingegneri dell’Unimol, guidata dal professor Carlo Callari, ha consegnato la relazione di vulnerabilità sismica sull’asilo nido di via Jezza. Poche, per il momento, le informazione trapelate, ma come già sancito per le altre scuole passate ai raggi x dal gruppo di Callari, anche la struttura di via Jezza presenta delle criticità. Quello che è stato reso noto, per il momento, è la sintesi dei dati storici e le norme seguite per la costruzione dell’edificio. E qui emerge un particolare interessante, che accumuna anche le altre due scuole materne del capoluogo. Gli edifici sono stati tutti realizzati tra la fine degli anni ’70 ed il 1985, dunque a cavallo del terremoto dell’Irpinia (a seguito del quale il Molise è stato inserito tra le zone sismiche), ma non seguendo le nuove norme antisismiche.
Infatti «le date riportate per l’approvazione dei progetti sono: 1982 e 1984 per i lavori di completamento. Dalla relazione del Direttore dei Lavori a strutture ultimate (1985) e dal Certificato di collaudo statico (1985) si evince che i lavori iniziarono nel 1984 e furono ultimati nel 1985.
Tuttavia, nel Certificato risultati delle prove di compressione del 1984-85 si evince il getto dei pilastri e del primo solaio risale al periodo 1979-80, ed è quindi molto precedente al 1984. Anche il “Calcolo di stabilità di solaio in c.a. precompresso” è datato 1979. Un’ulteriore conferma è nel cartiglio degli elaborati grafici riguardanti le strutture, disponibili in, che riportano una data (1982) precedente al 1984. Peraltro, trattandosi di allegati a documenti di contabilità, la loro data di redazione potrebbe essere anche di molto precedente al 1982.
Sulla base delle suddette informazioni si può quindi ipotizzare che la progettazione strutturale e l’inizio dei lavori risalgano alla fine degli anni ’70 e che intorno al 1983, questi lavori siano stati interrotti, per motivi oggi ignoti. I lavori sarebbero stati quindi ripresi nel 1984 ed ultimati nel 1985. Pertanto, secondo questa ipotesi, le strutture potrebbero essere state ultimate prima che la norma sismica entrasse in vigore anche a Campobasso, circostanza che avvenne con il D.M. 7/03/1981. In tal caso, come accadde in quegli stessi anni per l’asilo nido di via Verga, fu probabilmente ottenuto il nulla-osta alla realizzazione delle strutture come da progetto sviluppato secondo le precedenti norme (non sismiche) della legge n. 1086 del 5/11/1971.
Anche nel “Certificato di collaudo statico” (1985) si fa esplicito e ripetuto riferimento alla Legge n. 1086 del 5/11/1971 e che le azioni sismiche sono completamente ignorate».
Infine, considerando gli eventi sismici che hanno interessato Campobasso, per la scuola di via Jezza «sono disponibili solo i rilievi eseguiti dopo l’evento più recente, quello del 2002. Tale terremoto causò danni di lieve entità in solai, coperture, tramezzi e tamponature».
Insomma, a differenza degli altri istituti cittadini, molto più datati e risalenti agli anni ’60 e ’70, l’asilo di via Jezza risulta essere di più recente costruzione ma comunque non rispondente ai criteri antisismici fissati dalla legge. Stesso discorso per l’asilo di via Tiberio, la cui relazione sarà la prossima a finire sul tavolo del sindaco Battista. Poi toccherà alla ‘Francesco d’Ovidio’ e alla primaria di via Gramsci.

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