Il Draw the Line 2018 si è appena concluso: ieri l’artista argentina Milu Correch ha aggiunto un altro tassello al museo a cielo aperto nel quartiere di San Giovanni con un murales raffigurante la dea Ecate. Ma quest’anno l’iniziativa portata avanti dal 2012 dai Malatesta, per fortuna, non finisce qui. Il Comune di Campobasso ha infatti coinvolto i ragazzi dell’associazione in un altro progetto che mira a riqualificare i quartieri considerati ‘difficili’ attraverso la street art. Si chiama ‘Imbrartiamo’ l’iniziativa promossa congiuntamente dagli assessorati alle Politiche sociali, all’Urbanistica, alla Cultura di Palazzo San Giorgio che a maggio porterà in città artisti di fama internazionale per ‘ridipingere’ Fontanavecchia. Il tema scelto è quello dei Misteri, in occasione dei 300 anni della nascita di Paolo Saverio Di Zinno. Nei prossimi giorni il Comune pubblicherà il bando per selezionare due artisti che verranno ospitati in città a dicembre per ‘studiare’ il quartiere e la storia degli Ingegni e che torneranno a maggio per realizzare i murales. Altri due writers verranno invece invitati dall’associazione Malatesta.
«Finalmente dopo molti anni siamo riusciti ad avere l’attenzione del Comune – ha sottolineato Nino Carpenito dell’Associazione Malatesta – e ringrazio gli assessori per averci coinvolto in questo progetto. Lo spirito del Draw the Line – è stato sempre quello di voler entrare nei quartieri, e non solo dal punto vista artistico. A san Giovanni siano riusciti a creare delle piccole isole di umanità, ora il quartiere è frequentato anche da scolaresche, e anche i residenti curano di più gli spazi pubblici. A Fonatanavecchia vorremmo creare un percorso virtuale, attraverso i murales, fino al museo dei Misteri di via Trento. Ma la di là dell’aspetto puramente tecnico, vorremmo coinvolgere i ragazzi del quartiere in attività e laboratori creativi. Questo è il modo migliore per rilanciare la zona anche dal punto di vista sociale, evitando così che i ragazzi si ‘perdano’». Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore Alessandra Salvatore: «Questo è un vero intervento di politiche giovanili finanziato dall’amministrazione con 7.500 euro e speriamo che diventi un appuntamento fisso anche nei prossimi anni».
«Un motivo di orgoglio – ha fatto eco la titolare alla Cultura Lidia De Benedittis – perché è l’espressione di un lavoro di squadra dell’amministrazione comunale ma soprattutto perché con questo progetto il Comune sdogana finalmente la street art».
Insomma, una iniziativa finalmente in continuità con quanto fatto dall’associazione Malatesta che ha reso Campobasso – finanziando autonomamente le 10 opere costate circa 30mila euro – una delle mete più ambite per gli artisti contemporanei.

Ph. Manuel Pannitto

 

2 Commenti

  1. Gianpaolo Mazzuccato scrive:

    Sono in totale disaccordo con una tale iniziativa, che vorrebbe far passare come arte l’uso più o meno libero di bombolette spray. Faccio altresì notare che il confine tra chi dipinge con le bombolette spazi autorizzati e l’imbrattamento selvaggio è molto labile: ci si documenti e poi mi si dica.

  2. Marcello Cerea scrive:

    Ma la Salvatore e tutta la giunta campionessa del nulla programmatico non provano vergogna nei confronti di tutto il non fatto durante il loro mandato? E pensano a queste insulsaggini?
    Davvero non ci sono parole per esprimere la perplessità nei confronti di un tale operato….

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