Il consigliere comunale Alessandro Pascale è pronto per la sfida elettorale alla Provincia di Campobasso. Sarà il rappresentante della Lega nella lista civica ‘Insieme in Provincia’.
«Da qualche mese ho sposato il progetto Lega sul territorio, raccogliendo l’invito della capogruppo alla Regione Molise, Aida Romagnuolo – ha precisato Pascale – Oggi ci apprestiamo lavorare con tutte le forze in campo della Lega e di concerto con il collega a Palazzo San Giorgio, Alberto Tramontano. Forza Italia, alle ultime regionali – ha spiegato – ha dimostrato di essere un contenitore di candidati provenienti da sinistra. Il sistema ha pure pagato, ma non potevo restare nel partito che non ha riconosciuto nulla ai fedelissimi. Il partito azzurro ha perso la sua fisionomia. Ora mi appresto a vivere la mia prima esperienza di campagna elettorale con la Lega, partito col quale è nata l’idea della candidatura qualche settimana fa, al fine di rappresentare tutti i comuni della provincia nell’ente di via Roma.
Le Province – il pensiero di Alessandro Pascale – sono state svuotate di competenze, funzioni e, soprattutto, del suo bilancio. Oggi non si riesce a operare nemmeno sull’ordinario. Una situazione di abbandono totale, sulla quale occorrerà lavorare. Come? Facendosi portavoce col Governo nazionale delle esigenze delle Province. Credo che un rappresentante della Lega possa facilmente interfacciarsi con gli esponenti di Governo del partito, per invertire il trend avviato dall’allora esecutivo Renzi.
Ovviamente – ha proseguito– se la nuova maggioranza alla Provincia sarà di centrodestra, la soluzione più veloce, per farsi portavoce a Roma, sarebbe quella delle dimissioni dell’attuale Presidente Antonio Battista, esponente dell’amministrazione di centrosinistra, con l’indizione di nuove elezioni per creare un collegamento anche col governo di centrodestra della Regione Molise.
Se dovessi essere eletto – il programma di Pascale – mi farò portavoce alla Regione Molise, grazie al rapporto di stima professionale e personale col governatore Toma, e col Governo nazionale, affinché si torni a dare il giusto riconoscimento alle Province per potersi occupare di strade, scuole, verde, caccia e pesca. Tutte competenze degli enti provinciali, curate nei minimi dettagli prima dello svuotamento dei bilanci. La mortificazione delle Province ha due firme: Matteo Renzi e Graziano Delrio. La mia intenzione è far capire al Governo il disastro della scelta dell’esecutivo piddino.
Il mio impegno per tutti i comuni della Provincia di Campobasso sarà massimo – ribadisce l’imprenditore campobassano – Sarà un atto di servizio verso il mio territorio. Toglierò ulteriore tempo alle mie aziende per dedicarlo ai centri della provincia, che reclamano la risoluzione dei tanti problemi in atto, ormai, da anni.
Due anni fa fu lasciato spazio a un solo candidato del centrodestra al Comune di Campobasso – ha ricordato Pascale – Oggi mi ritrovo tre candidati su sette consiglieri: inseriti all’ultimo secondo e, tra l’altro, ritroviamo anche chi non partecipa a nessuna delle attività di Palazzo San Giorgio, Consigli e commissioni. Perché mai dovrebbe prender parte al lavoro di Palazzo Magno? Io proseguo la mia campagna elettorale, pur sapendo che, a differenza degli altri candidati, non ho santi in paradiso. Io vado avanti con l’appoggio di tutti quei sindaci, assessori e consiglieri comunali che lavorano a stretto contatto col territorio e con le persone. Preferisco questo e non chi si affida a chi la politica la fa dagli uffici e al telefono.
Cosa farà il senatore Gino Di Bartolomeo? “Negli ultimi dieci anni sono stato sempre presente negli appuntamenti elettorali dell’ex sindaco di Campobasso e credo che riconosca la mia fedeltà negli anni».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.