Una scena da ‘Arancia Meccanica’ quella a cui hanno assistito alcuni testimoni al terminal Bus di via Vico e che vede protagonisti addirittura dei minorenni. L’episodio è accaduto mercoledì pomeriggio e l’intervento della Polizia ha evitato il peggio: due sedicenni (T.A.J. e M.J. le loro iniziali), sono stati infatti denunciati al Tribunale per i Minorenni di Campobasso perché responsabili del reato di porto abusivo di oggetti atti ad offendere, lesioni e minacce.
Nel pomeriggio di mercoledì, nell’ambito dei servizi di prevenzione e repressione dei reati, gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti al terminal dove era in corso una lite tra ragazzi.
Gli agenti hanno identificato tutti i giovani presenti ed in particolare un minore di anni 16 che ha dichiarato di essere stato aggredito e picchiato da altri due coetanei, lì presenti, mediante l’uso di un tirapugni e un bastone telescopico. A suo dire, le motivazioni dell’aggressione – al vaglio della Polizia di Stato – sono riconducibili ad un incontro casuale avvenuto nello scorso mese di agosto, lungo le vie di un piccolo paese del comprensorio, con i due aggressori, i quali sarebbero stati «presi in giro» e quindi, per quei fatti, l’attuale vittima «doveva pagare». Infatti il ragazzo era particolarmente scosso, in quanto temeva per la sua incolumità, considerata l’evidente aggressività degli altri due. Il 16enne è stato poi soccorso da un’ambulanza del 118 e i sanitari gli hanno curato le lesioni riportate nella rissa.
Informati immediatamente i genitori del ragazzo, sono stati poi invitati negli Uffici della Questura per formalizzare la denuncia.
A seguito della descrizione dei fatti da parte della vittima ed alla sua effettiva collaborazione, gli agenti della Volante sono poi tornati sul posto dell’aggressione e hanno ritrovato tra la vegetazione il tirapugni utilizzato per commettere il reato. Inoltre la Polizia ha eseguito anche una perquisizione all’interno dell’abitazione di uno degli aggressori ritrovando anche il bastone telescopico che è stato sequestrato in quanto riconosciuto dal giovane denunciante come l’oggetto utilizzato per picchiarlo.

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