Un evento che ha messo Campobasso in vetrina e che servirà da volano per le successive edizioni dei Misteri, quando in città «arriveranno sicuramente più di 150mila persone». Non poteva essere che positivo il bilancio dell’amministrazione Battista che dopo la sfilata straordinaria in occasione dei 300 anni dalla nascita del Di Zinno ha incassato complimenti e apprezzamenti. In primo luogo dai cittadini, «mi si sono avvicinati per dirmi che è stata un’emozione grandissima vedere gli angeli e i diavoli avvolti nell’atmosfera natalizia», ha detto ieri il sindaco Battista accanto agli esponenti della sua giunta- Lidia De Benedittis, Alessandra Salvatore, Maripina Rubino, Salvatore Colagiovanni e Pietro Maio – e alla presidente della commissione Cultura Giovanna Viola. Ma il numero uno di Palazzo san Giorgio ha anche messo le cose in chiaro: «Questo è stato un unicum, un evento irripetibile, e non è in programma nessun’altra edizione invernale». Ciliegina sulla torta della manifestazione, l’arrivo in città del referente del Mibac Elena Sinibaldi. «Solitamente i rappresentanti del Ministero non si muovono mai prima di aver accettato la candidatura di un evento da presentare all’Unesco. Stavolta è successo il contrario», ha spiegato il sindaco che però mantiene un basso profilo e ammette: «Per il riconoscimento eravamo all’anno zero, ora siamo allo 0,1. L’iter è molto complicato e richiede un impegno da parte di tutti gli attori protagonisti, sia dalla parte politica che da quella tecnica». Insomma, il traguardo non è per nulla vicino. «Negli ultimi due anni abbiamo prodotto materiale e documentazione che abbiamo fornito alla funzionaria del Ministero». Il mese scorso, infatti,l’assessore Rubino ha informato il Mibac della proposta di Campobasso, «ma d’ora in avanti – ha proseguito il sindaco – non possiamo più commettere passi falsi. Se si sbaglia l’approccio i Misteri non diventeranno mai patrimonio dell’Unesco». Del resto, qualora la candidatura dovesse essere bocciata non può essere riproposta in tempi brevi,«e il Ministero si presenta a Parigi con proposte già vincenti». Insomma, la selezione già a Roma è severissima.

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