Il confronto è partito all’indomani dei festeggiamenti di Capodanno. Ieri alcuni assessori sono stati convocati nell’ufficio del sindaco Battista – «uno uomo e una donna», ha spiegato il primo cittadino senza entrare nel dettaglio – per avviare la verifica degli obiettivi raggiunti, di quelli ancora da centrare, ma soprattutto per mettere tutte le carte in tavola e ‘dichiarare fedeltà’ al progetto del centrosinistra. L’operazione verità a Palazzo San Giorgio sta procedendo spedita e entro l’Epifania, o al massimo all’inizio della prossima settimana, sapremo sei i nove assessori ‘congelati’ dal sindaco Battista rientreranno in Giunta. «È un’operazione che mira a fare chiarezza – ha commentato ieri il primo cittadino – e che non tutela solo me, ma anche gli elettori, gli stessi assessori, ed anche l’altra parte politica», vale a dire il centrodestra dove, secondo i rumors, sono pronti ad approdare quattro dei nove assessori che compongono l’esecutivo. Colagiovanni, De Bernardo, Ramundo e Sabusco: i nomi su cui puntano i bookmakers. Anche a loro il primo cittadino sottoporrà il documento da sottoscrivere, un impegno formale «a contribuire alla azione di Governo della città di Campobasso anche per il prossimo quinquennio 2019-2024 dando continuità all’azione amministrativa attualmente posta in essere. Conseguentemente – recita il verbale – l’eventuale propria candidatura alle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale di Campobasso per il quinquennio 2019-2024 avverrà in una lista a sostegno del centrosinistra in quanto in linea con i valori fondanti del mio agire in politica». Insomma, un aut aut, o dentro o fuori. Per il momento i quattro ‘indecisi’ , non hanno ancora avviato il confronto, ma secondo voci sempre più insistenti tutti sarebbero orientati a firmare il documento. Francesco De Bernardo è il primo a sgomberare il campo dai dubbi: «Non ho ancora incontrato il sindaco – ha detto ieri – ma sono pronto a confrontarmi sugli obiettivi raggiunti dal mio assessorato (quello alla Mobilità e alla Polizia municipale, ndr) e ha firmare il documento». Ma subito precisa: «Non si tratta però di un aspetto vincolante rispetto a scelte future. Io non sposerò un progetto politico, ma il progetto di un sindaco che al di là delle appartenenze e dei colori, darà dei benefici alla nostra città. Perché noi siamo amministratori e non politici». Parole che di fatto non escludono una possibile candidatura in un’altra coalizione. Infine avvisa: «Abbiamo ancora diverse cose da concludere in questa consiliatutra, impegni fondamentali per la città. Io resto perché ho un obbligo morale nei confronti dei 376 elettori che mi hanno votato 4 anni e mezzo fa».
Mantiene invece un basso profilo l’assessore all’Ambiente Stefano Ramundo: «Non ho ancora visto Battista – spiega – e non ho neppure letto il contenuto del documento. In questi giorni sono stato impegnato con la gestione della raccolta differenziata – la stoccata –, perché la mia priorità è far partire il servizio nelle zone ancora scoperte. Ma sono pronto al confronto».

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