Superata l’emergenza neve e l’ondata di maltempo, ieri si sono riaperti i cancelli delle scuole cittadine e gli alunni sono tornati a sedersi tra i banchi. Ma non è stato un rientro ‘facile’: i marciapiedi e gli ingressi della maggior parte degli istituti erano ricoperti da una pericola lastra di ghiaccio oltre che da cumuli di neve, tanto che soprattutto sui social è scoppiata la polemica. Genitori infuriati hanno postato le foto sui social, denunciando pesanti disagi e puntando il dito contro l’amministrazione e la Sea: «Nobel per la fisica al comune di Campobasso – scrive una mamma dopo aver accompagnato suo figlio all’istituto Montini nella zona industriale – ha scoperto l’antigravità. I ragazzi adesso possono raggiungere la scuola, agevolmente volando. Sui marciapiedi solitamente ci si cammina.
«Questo è l’asilo nido comunale di via Verga a Campobasso – un altro commento correlato da foto – oggi è regolarmente aperto, peccato si siano dimenticati di pulire l’ingresso dalla neve! Impossibile passare col passeggino e difficoltoso anche a piedi».
Ma i problemi non si sono registrati solo all’ingresso delle scuole: escluso il centro murattiano, le strade e i marciapiedi dei quartieri sono stati quasi del tutto dimenticati. Ghiaccio e neve hanno reso la vita impossibile a pedoni del centro storico e agli automobilisti delle zone periferiche.
A raccogliere il malcontento dei campobassani ci ha pensato il consigliere pentastellato Simone Cretella:
«Quando nevica in abbondanza è naturale che ci siano disagi – ha evidenziato – ed altrettanto naturale che in città come le nostre ai cittadini si chiedano piccoli sacrifici ed un grado di tolleranza maggiore per affrontare le inevitabili difficoltà. Alle amministrazioni il compito di garantire, con una precisa scaletta di priorità, gli interventi, a partire dalla viabilità di emergenza, quella ordinaria, scuole e via via tutto il resto, fino ad arrivare, se tempo, mezzi e risorse lo consentono (e non mi pare che sia il caso della nostra città…), anche a passare la cera su ogni singola mattonella delle piazze cittadine.
La rimozione fisica, con ruspe, camion e trasporto fuori città,della neve accumulata a bordo strada dagli spartineve, è un’operazione logisticamente complessa ed impegnativa, assai costosa e certamente non prioritaria, soprattutto se effettuata laddove di spazio per passeggiare ce n’è a sufficienza, tipo il corso principale, e tutto sommato si può aspettare anche qualche giorno che sole e temperature in rialzo effettuino gratuitamente la rimozione totale della neve, soprattutto se in città ci sono ancora tante priorità da affrontare. Non vorrei sembrare banale, né tantomeno il solito “lamentone”, ma non sarebbe stato più utile utilizzare quei mezzi e quelle risorse per rendere più sicuri i marciapiedi ed i camminamenti delle tante altre strade cittadine, al di là del “salotto” di Corso Vittorio Emanuele già ampiamente percorribile, magari cominciando con l’elementare operazione dello spargimento di un po’di sale sui marciapiedi e presso gli ingressi delle scuole che stamattina (ieri, ndr) si presentavano per gran parte impraticabili, nonostante il generoso giorno di chiusura della giornata di ieri? Sono certo che tante mamme con i loro bambini, ma soprattutto i tanti anziani alle prese con incredibili esercizi di equilibrismo (ma anche i tanti che purtroppo sono rovinati a terra….), avrebbero apprezzato maggiormente piuttosto che vedere alcuni angoli di città inutilmente tirati a lucido».

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