Era uscita con l’intento di passare una piacevole serata in compagnia degli amici di sempre per dare il benvenuto, tra brindisi e sorrisi, al nuovo anno. Non avrebbe mai potuto immaginare, però, che quella si sarebbe trasformata nella notte più brutta della sua vita.
È ciò che è accaduto ad una 20enne della provincia di Campobasso, vittima di violenza sessuale da parte di un suo coetaneo, uno dei suoi più cari amici, la notte di Capodanno.
Insieme al resto della comitiva, quella storica del paese, avevano deciso di attendere l’arrivo della mezzanotte cenando insieme a casa di uno di loro. Dopo lo scambio di auguri e qualche brindisi si sono messi in macchina per raggiungere un noto locale nella zona industriale del capoluogo e festeggiare lì l’inizio del 2019.
Dopo ore di svago, balli e divertimento, intorno alle prime luci dell’alba, la comitiva si è data appuntamento al bar Jolly per la consueta colazione del 1° gennaio.
La ragazza è dunque salita in auto con il suo amico di infanzia, una persona di cui si fidava ciecamente. Almeno fino a quella notte.
Ma mentre il gruppo raggiungeva il bar, il ragazzo si è diretto dalla parte opposta, verso la rimessa degli autobus della Seac.
Una volta lì ha spento il motore e le è saltato addosso. Dopo averla bloccata, con violenza, ha abusato sessualmente di lei, infierendo per circa mezz’ora.
Poi, come se nulla fosse accaduto, si è rivestito e l’ha riaccompagnata a casa. La ragazza, inevitabilmente sotto choc, durante il tragitto ha tentato di chiedere spiegazioni ma lui, in quei lunghi minuti, non ha proferito parola.
Una volta a casa la ragazza è crollata in un pianto davanti ai suoi genitori che, vedendo la figlia sconvolta e piena di lividi, hanno immediatamente pensato al peggio. A quel punto, come un fiume in piena, la giovane ha raccontato tra le lacrime l’incubo appena vissuto.
Da lì la corsa in ospedale dove le è stata certificata la violenza subita.
Il referto è stato subito affidato alla Squadra Mobile di Campobasso che ha immediatamente avviato le indagini per ricostruire l’accaduto. Gli agenti guidati da Raffaele Iasi, nelle ore successive, hanno sequestrato l’auto dove si è consumata la violenza, gli abiti utilizzati quella sera dalla vittima e quelli del suo aguzzino.
Il ragazzo, al momento, è indagato. Gli inquirenti stanno ascoltando in queste ore le persone presenti quella sera per raccogliere ulteriori elementi utili alle indagini.

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