Proseguono le indagini sul presunto stupro di Capodanno. Nelle scorse ore la Procura, attraverso il sostituto procuratore Francesco Santosuosso, ha formalizzato la richiesta di incidente probatorio a carico della vittima al giudice per le indagini. La ragazza 20enne, che la mattina del 1° gennaio, ha sporto denuncia in questura, ha raccontato agli agenti di essere stata vittima di violenza sessuale da parte di un suo coetaneo amico d’infanzia. La giovane ha ricostruito tutta la serata prima dei presunti abusi. La cena con la comitiva di amici, il veglione nel locale della zona industriale. Poi all’alba, mentre il resto del gruppo ha raggiunto il bar jolly per fare colazione, lei è salita in macchina del suo amico che ha deviato il percorso. I due si sono fermati nei pressi della sede della Sea e lì, in auto, sarebbe avvenuta la violenza.
Gli agenti hanno raccolto diversi elementi probatori, innanzitutto il referto del Cardarelli, dove la giovane è stata accompagnata dai genitori, che certifica il rapporto sessuale, e poi gli indumenti strappati e l’auto sequestrata dove sarebbe avvenuta la violenza. Nei giorni successivi alla denuncia sono stati ascoltati anche gli altri componenti della comitiva che hanno confermato che i due ragazzi non sono mai arrivati al bar per fare colazione.
Il giovane, difeso dall’avvocato Maria Assunta Baranello, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di violenza sessuale ed è comparso davanti al sostituto per riportare la sua versione dei fatti.
Nei prossimi giorni il gip deciderà se accogliere la richiesta di incidente probatorio: in quel caso la presunta vittima dovrà raccontate nuovamente quanto accaduto quella notte. All’udienza prenderanno parte anche gli avvocati dei due ragazzi e il pm.

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