Anche in Molise, come nel resto d’Italia, la povertà è in aumento e riguarda sempre più cittadini di differenti fasce sociali. Li chiamano “invisibili”, perché sembrano letteralmente ‘sparire’ agli occhi della società proprio nel momento in cui necessitano di maggior aiuto. Sono senza famiglia, hanno perso il lavoro, o non sono in condizioni di poter mantenere economicamente le spese di tutti i giorni. Senza dimenticare chi fugge dalla propria terra alla ricerca di un futuro migliore.
Fortunatamente in città esiste un luogo in cui, quotidianamente, i volontari offrono sostegno ai più bisognosi: si tratta della Caritas di Campobasso e della mensa “La Casa degli angeli”.
Il centro d’ascolto è frequentato in media da circa 100 persone al giorno. La mensa all’interno della struttura offre gratuitamente fino a 80 pasti a pranzo e 30 a cena. Ognuno dei 24 posti letto disponibili, ogni notte, viene puntualmente occupato. C’è poi chi, in mancanza di un letto, si rifugia nella propria auto.
Una situazione drammatica, dunque, che coinvolge anche persone che un lavoro ce l’hanno, ma non riescono ad arrivare alla fine del mese. A lanciare l’allarme è don Franco D’Onofrio, direttore della Caritas della diocesi di Campobasso-Boiano: «I numeri della povertà in Molise – spiega – sono tendenzialmente in aumento. La povertà sta dilagando e sta interessando diverse fasce sociali. Non si tratta più soltanto di una questione economica ma è anche una questione di welfare sociale che oggi non funziona più. Oggi è povero anche chi in teoria “sta bene” perché vive con uno stipendio, perché se deve affrontare un problema di salute si ritrova a spendere una certa somma di denaro, visto che ormai la sanità di “pubblico” ha solo il nome.
La stessa cosa vale per l’istruzione. Allora diventa difficile codificare la povertà. Sono tante le persone che si rivolgono ai centri di ascolto di tutte le Caritas del Molise perché non si riesce più a far fronte alla quotidianità».
Oltre ad un piatto caldo e ad un tetto sotto al quale dormire, da ieri nelle Caritas molisane è disponibile un nuovo servizio rivolto a chi necessita di un aiuto anche in termini legali e di tutela dei diritti.
«Tutelare, difendere e dare voce agli ultimi, alle persone più emarginate, siano essi gli immigrati o gli italiani che hanno difficoltà economiche, che non potrebbero permettersi forme di tutela e conoscere i diritti» ha dichiarato il presidente della “Casa dei Diritti”, avvocato Romeo Trotta, intervenuto ieri mattina alla presentazione del progetto presso la mensa della Caritas di Campobasso assieme ad altri partner. Un nuovo strumento di orientamento e di informazione per le famiglie, la società e il mondo del lavoro, in relazione ai rapporti con le istituzioni. Sportelli informativi nelle città di Campobasso e Termoli e, nel futuro, anche ad Isernia. L’iniziativa nasce in collaborazione con Caritas del Molise, Konsumer Molise aps, con AIAF (associazioni di settore) con la finalità di recepire le esigenze delle persone e dare pieno riconoscimento ai diritti civili nel nostro Paese.
«Con piacere, assieme al vescovo Bregantini, abbiamo aperto le nostre porte, per aumentare i servizi a i nostri fratelli» ha spiegato don Franco D’Onofrio. «Nei nostri centri di ascolto – ha abbiamo avvertito tante forme di povertà, da quella economica a quella culturale che non consente la conoscenza dei propri diritti». Sono intervenuti, inoltre, la dottoressa Leontina Lanciano, garante regionale dei Diritti della Persona e l’avvocato Laura Venittelli, presidente Konsumer Molise aps.
A conclusione degli interventi e della presentazione del progetto è emerso che, in questa fase di avvio, è fondamentale la sinergia dei ruoli dell’informazione e della Caritas per dare voce a persone che non ne hanno.

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